Un tetto per chi non ce l’ha e servizi base per i bisognosi, la nuova vita di Villa Incorvaia
Sarà una Villa Incorvaia nuova, demolita e ricostruita secondo i criteri della bioedilizia, ad ospitare la Stazione di Posta, una struttura destinata ai senzatetto ma anche a chi ha bisogno di un orientamento, in situazioni di emergenza o comunque con importanti necessità sociali. Nella struttura troveranno accoglienza ed una strada da percorrere verso l’inclusione. Lo annunciano il sindaco, Francesco Italia e la vicepresidente del consiglio comunale, Concy Carbone, ex assessore alle Politiche Sociali. In attesa che i lavori siano realizzati, sarà avviato, nell’immediato, il servizio, affidato già ad un’associazione temporanea di scopo, composta da professionisti del settore,utilizzando una sede temporanea. Si partirà il 18 agosto. Il punto di riferimento sarà in questa prima fase l’Istituto Regina di Fatima di viale Ermocrate. Potrà ospitare fino a sei persone. Saranno erogati servizi sia essenziali,sia trasversali. “Ci sarà un front office- spiega Concy Carbone- Il personale,compresa l’esigenza, svolgerà le azioni conseguenti: chi ha bisogno di cibo, avrà un pacco spesa che potrà portare a casa o consumare in loco; chi ha bisogno di un lavoro, potrà essere inserito nei tirocini di inclusione o in altri percorsi di avvio all’occupazione. Si potrà semplicemente fare una doccia o usufruire dei servizi igienici. Tutto questo, anche grazie ad una rete territoriale di volontariato ben strutturata. Importante sottolineare- aggiunge Carbone- che la modalità di ospitalità non prevede che la persona sia ‘costretta’ a rimanere all’interno. La mattina ci si può spostare senza alcun problema, assecondando anche le attitudini o le scelte di vita compiute da alcuni”.
Il sindaco sottolinea l’importanza di una struttura che “non sarà destinata soltanto agli homeless. Parliamo di un vero punto di riferimento, concreto, per diverse esigenze sociali, di cui il Comune si fa carico in maniera puntuale ed efficace”. Poi Italia annuncia un’intenzione. “Quando la struttura di Villa Incorvaia sarà pronta- anticipa- sarà intitolata a Giuseppe Agosta, indimenticato fondatore della Comunità San Martino di Tours, sempre dalla parte dei bisognosi, per tutta la sua vita”.
Il progetto della Stazione di Posta nasce nel 2022, quando una telefonata arriva all’allora assessore alle Politiche Sociali, Concy Carbone. “Mi segnalavano persone che vivevano in condizioni pessime al Parcheggio Talete. Una volta sul posto, mi resi conto di una situazione di grave rischio, marginalità come nemmeno avevo immaginato prima. Giurai che non me ne sarei andata fino a quando non avremmo individuato una soluzione per quelle persone. Mi resi conto che la vita può portarti dentro un baratro ma che esiste anche un modo per risollevarsi, se esistono i giusti sostegni. Il servizio che partirà intanto in viale Ermocrate e poi in via definitiva a Villa Incorvaia, in via Filisto, è stato ben studiato, proprio nell’ambito della coprogettazione con i soggetti che operano nel sociale.
“Il ministero ci consente di anticipare i servizi- ribadisce Italia- Per questo abbiamo chiesto ai gestori di Villa Incorvaia di garantire subito le attività, mettendo a disposizione una sede temporanea. Ci occuperemo anche di altri ambiti importantissimi delle politiche sociali. Abbiamo ben chiare le esigenze- aggiunge- incluse quelle legate al cosiddetto “Dopo di noi”. Avere un centro di orientamento per le persone con diverse necessità sociali è fondamentale e può cambiare davvero le cose, ovviamente in meglio, per le singole persone che ne usufruiscono e per la città, che le ospita”.
Villa Incorvaia tornerà quindi ad essere una struttura destinata all’accoglienza di persone in situazioni di bisogno sociale. C’è stata una fase in cui sembrava dovesse essere venduta all’asta, poi scorporata dall’elenco dei beni di cui l’amministrazione dell’epoca -era il 2014- intendeva liberarsi.
Foto: Il progetto della nuova Villa Incorvaia, presto Villa Giuseppe Agosta














