Carcere di Cavadonna, alta tensione. La denuncia: “Tentate evasioni e sommosse”

 Carcere di Cavadonna, alta tensione. La denuncia: “Tentate evasioni e sommosse”

Tentate evasioni, sommosse, aggressioni ad agenti di Polizia Penitenziaria. La situazione all’interno del carcere di Cavadonna sarebbe ormai al limite. A denunciarla pubblicamente è il segretario di un sindacato di settore, Nello Bongiovanni (Uspp). “Da un paio di giorni nel silenzio più assoluto presso la casa circondariale di Siracusa ci sono stati e continuano ad esserci una serie di eventi critici. Le notizie sono frammentarie ma mi risulta che ci sono stati tentate evasioni, tentate sommosse aggressioni verso la polizia penitenziaria. Ancora oggi la situazione non è migliorata”, racconta Bongiovanni. I responsabili di altre sigle sindacali confermano una situazione tesa ma non entrano nel dettaglio degli episodi, preferendo al momento tenere una posizione di attesa.
Nei giorni scorsi, il sovraffollamento di detenuti e la carenza di organico di Polizia Penitenziaria era stata denunciata dal parlamentare Filippo Scerra (M5S), da diverse sigle sindacali e dal Codacons. Anche il garante dei diritti detenuti del Comune di Siracusa, Giovanni Villari, aveva evidenziato più volte nei mesi scorsi i problemi all’interno della struttura.
“Il detenuto deve avere tutti i diritti ma anche doveri. E chi sbaglia deve pagare, cosa che non succede mai. Gli unici a pagare sono gli agenti di Polizia Penitenziaria”, denuncia Bongiovanni.

 

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