Nuovo atto intimidatorio all’azienda agricola dell’ex deputato Gennuso: è la decima volta
Nuovo atto intimidatorio ai danni dell’azienda agricola dell’imprenditore ed ex deputato regionale, Pippo Gennuso. E’ la decima volta in otto anni. L’ultimo avvertimento in ordine di tempo l’ha subito nella notte tra sabato e domenica, quando ignoti sono entrati in azione, bruciando un uliveto in contrada Belliscala, in territorio di Noto. E’ stato lo stesso imprenditore, ad accorgersi ieri mattina che erano stati distrutti alberi e piante in un terreno di proprietà della sua azienda. Il raid è stato segnalato ai carabinieri. Con ironia avrebbe detto al telefono ai militari dell’Arma, “maresciallo c’è fuoco anche d’inverno”. “L’avvertimento della scorsa notte-riportano fonti vicine all’imprenditore- segue di qualche giorno la testimonianza di Gennuso al tribunale di Siracusa in un processo a carico di un pastore, accusato di avere dato fuoco ad un terreno dell’Azienda Gennuso a San Basilio, nel territorio di Ispica. Le intimidazioni nei confronti dell’ex deputato, oggi responsabile del dipartimento agricoltura di Forza Italia, sono tante. La criminalità organizzata gli rubò nel maggio del 2017 un camion a scopo estorsivo. Gli chiesero i soldi per restituirlo. Poi l’avvelenamento dei cani, nell’estate del 2019, a guardia dell’abitazione dell’imprenditore. Ed ancora il furto di 400 irrigatori, l’incendio di un escavatore, nel maggio del 2024, il taglio di alberi nei terreni di San Basilio ed i numerosi incendi, tutti rimasti impuniti. Pippo Gennuso ha sempre denunciato, chiedendo anche l’intervento della Commissione antimafia all’Ars”. Amaro il suo commento, dopo l’ennesimo episodio. “Così – dichiara Pippo Gennuso- non si può andare avanti, fare impresa è impossibile di fronte a episodi inaccettabili. Bisogna scoprire gli autori di questi raid ed assicurarli alla giustizia. Debbo capire – conclude Gennuso – se andare avanti, oppure abbandonare l’attività”.














