Campi di calcio e concessioni, il Pd attacca: “Trasparenza sulla società vicina al presidente del Consiglio Di Mauro”

 Campi di calcio e concessioni, il Pd attacca: “Trasparenza sulla società vicina al presidente del Consiglio Di Mauro”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico torna a puntare i riflettori sulla gestione degli impianti sportivi comunali e chiede all’Amministrazione un atto di trasparenza sui rapporti contrattuali ed economici con la società affidataria dei campi di calcio nella struttura comunale di via Pachino, a Siracusa.
La richiesta arriva nel giorno in cui, dopo la piscina comunale, cresce ulteriormente – secondo il Pd – l’elenco dei beni aggiudicati alla stessa società. Un fatto che, A detta dei consiglieri dem, rende necessario “chiarire in maniera puntuale” l’entità e le condizioni delle concessioni.
Il Pd sottolinea come questo passaggio diventi ancora più doveroso alla luce della stretta parentela con il Presidente del Consiglio comunale (Alessandro Di Mauro, ndr), circostanza che – si legge in una nota – impone di “evitare zone d’ombra e garantire piena correttezza istituzionale”.
I consiglieri chiedono quindi che vengano resi pubblici i rendiconti dei pagamenti e le eventuali motivazioni alla base di anomalie o ritardi. Al tempo stesso, sollecitano un confronto in aula per chiarire se le tariffe applicate siano state effettivamente riscosse e se risultino coerenti con il reale valore delle aree concesse.
In particolare, i democratici puntano il dito contro l’ultima aggiudicazione, formalizzata con la determina dirigenziale n. 4630, che prevede la concessione di un’area “molto ampia” per meno di 4.000 euro l’anno. “Ci chiediamo se non sia un valore troppo sottostimato – osservano – soprattutto rispetto alla dimensione e alla potenzialità di utilizzo dell’impianto”.
Non è la prima volta che il gruppo consiliare solleva il tema: già nei mesi scorsi il Pd aveva presentato una interrogazione per avere un quadro completo delle concessioni degli impianti sportivi comunali.
“Si tratta di un passaggio imprescindibile e non più rinviabile – concludono i consiglieri – non solo un dovere amministrativo, ma un gesto di opportunità politica, necessario a tutelare la fiducia dei cittadini e a garantire a tutti regole chiare e uguali. Lo sport deve essere accessibile senza favoritismi o scorciatoie”.

 

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