Stazione elettrica Terna a Palazzolo, i dubbi del senatore Nicita in una interrogazione
Il senatore Antonio Nicita (PD) ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Cultura sul progetto della Stazione Elettrica 380/150 kV di Terna prevista a Palazzolo Acreide. L’esponente dem chiede di fare piena luce sulla natura e sulle finalità dell’opera, ufficialmente descritta come connessione locale ma che, per dimensioni e caratteristiche tecniche, “appare come un vero e proprio hub strategico per la distribuzione dell’energia rinnovabile nel Sud-Est siciliano”.
Nel documento, Nicita evidenzia diverse criticità e incongruenze. A partire dal fatto che la stazione elettrica è definita in modo difforme nei vari Piani di sviluppo di Terna (2021, 2023 e 2025); per proseguire con il parere negativo che sarebbe stato espresso dalla Soprintendenza di Siracusa per la presenza di vincoli archeologici nell’area di Santo Lio, parte del comprensorio Unesco di Siracusa e del Val di Noto; concludendo poi con il parere contrario sul progetto espresso dal Consiglio comunale di Palazzolo Acreide .
Il senatore richiama inoltre la mancanza di studi geologici, viari e di sicurezza pur trattandosi di un impianto situato in un’area con rischi sismici e idrogeologici.
“La stazione elettrica non può essere qualificata in modo diverso a seconda della convenienza procedurale. Se si tratta di un hub strategico per le rinnovabili, deve essere sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale cumulativa e a Valutazione di Incidenza Appropriata, nel rispetto delle direttive europee e dei vincoli archeologici”, puntualizza Nicita.
Il senatore Pd ha infine chiesto al governo di chiarire la copertura finanziaria del progetto e di sospendere le procedure espropriative in corso fino al completamento delle verifiche ambientali e archeologiche.














