Siracusa, media punti (0,3) da retrocessione diretta

 Siracusa, media punti (0,3) da retrocessione diretta

I numeri fotografano la crisi senza via d’ uscita del Siracusa, ultimo in classifica. Una sola vittoria, dieci sconfitte. Quattro gol all’attivo e sedici al passivo.
I punti in classifica sono 3 su 30 disponibili. Una media di poco più di 0,3 a partita, ben al di sotto di quella richiesta per guadagnare la permanenza nella categoria.
Con soli 4 gol segnati in 10 gare (circa 0,4 gol a partita) l’attacco appare quasi in panne totale.
Difensivamente, subirne 17 in 10 partite (circa 1,7 gol a partita) evidenzia una fragilità strutturale. Non è solo colpa dell’attacco che non segna, ma anche della retroguardia che non riesce a reggere la pressione o, meglio, non è adeguatamente protetta dal centocampo e da un modo di stare in campo che espone la difesa ad ogni folata.
L’assenza totale di pareggi fa si che manchino i piccoli “punti di media” che spesso fanno la differenza in stagioni complicate. E muovono la classifica, insieme all’umore.
Cosa fare adesso? Servono interventi urgenti, sia in termini tattici (maggiore compattezza difensiva, scelta di modulo più conservativo, buon posizionamento nelle transizioni) che psicologici (ripristinare fiducia, morale, spirito di squadra).
Inevitabile, appena possibile e sperando che non sia tardi, intervenire sul mercato. Nell’attesa, si dovrebbe lavorare sulle rotazioni possibili per dare alternative concrete in attacco e maggiori certezze in difesa.
Ogni partita ormai vale doppio. Non ci sono più “giornate per prendere fiato”, ogni sconfitta e un macigno per la salvezza che oggi appare impresa titanica.

 

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