Mistero autodromo di Siracusa. Forza Italia: “È stato venduto o no?”
Forza Italia chiede chiarezza sull’autodromo di Siracusa. Lo fa con un’interrogazione consiliare, accompagnata da una richiesta di accesso agli atti. Tutto per fare luce sulla vendita dell’autodromo di Siracusa. I consiglieri provinciali di Forza Italia, Cosimo Burti, Luigi Gennuso, Rosario Cavallo e Giuseppe Lupo, chiedono al presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa, di chiarire lo stato dell’iter amministrativo legato all’alienazione del complesso sportivo.
Nel documento, indirizzato anche al segretario generale Giovanni Spinella, i consiglieri azzurri ricordano come la procedura di vendita rientri nelle competenze dell’Organismo di liquidazione presieduto dal prefetto Filippo Romano, il cui mandato è ormai prossimo alla conclusione. Tuttavia, sottolineano, “poco o nulla si sa sull’iter seguito per l’aggiudicazione dell’autodromo”.
Il riferimento è alla proposta d’acquisto presentata nell’agosto del 2023 da parte di un gruppo di investitori guidato dalla Metaphor Corporation Pty, fondo australiano interessato a rilevare il circuito per una cifra superiore ai tre milioni di euro, prezzo base ribassato dopo tre aste andate deserte. Quella trattativa, però, non è mai decollata: il fondo, dopo settimane di annunci e articoli sulla stampa locale e nazionale, avrebbe rinunciato alla formalizzazione dell’acquisto.
Da allora il bene è tornato nella disponibilità dell’ente provinciale, con la gestione affidata nuovamente al commissario e all’organismo di liquidazione. Secondo quanto riportato dagli stessi consiglieri, le regole di gara consentirebbero, a partire da questa fase, la presentazione di nuove offerte libere a condizione che superino il valore economico dell’ultimo ribasso.
Ultimamente si sono rincorse voci su nuovi interessamenti da parte di cordate di investitori, fino alle indiscrezioni secondo cui la struttura sarebbe già stata acquistata e si attenderebbe soltanto la formalizzazione dell’atto notarile.
“Vogliamo sapere — scrivono Burti, Gennuso, Cavallo e Lupo — se l’autodromo è stato venduto o se la procedura è ancora in itinere, a quale azienda o fondo sia stato eventualmente aggiudicato e a quale prezzo. Inoltre, chiediamo di conoscere se siano stati versati depositi cauzionali”.














