Farmacie, diffida ai Comuni: anche Siracusa. Si può rivedere la contesa Scala Greca-Epipoli?
La Regione Siciliana ha diffidato i Comuni che non hanno ancora provveduto alla revisione biennale delle piante organiche delle farmacie e che, per quest’anno, doveva essere completato entro il 31 dicembre 2024 sulla base della popolazione residente al 31 dicembre 2023. Un obbligo che, come confermato dall’Assessorato regionale alla Salute, spetta esclusivamente ai Consigli comunali. L’obiettivo della revisione è quello di stabilire il numero delle sedi farmaceutiche sul territorio, in relazione ai parametri demografici previsti dalla normativa nazionale.
Nella lista dei “diffidati”, figura anche il Comune di Siracusa insieme altri 12 centri della provincia: Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Lentini, Melilli, Palazzolo Acreide e Solarino.
Noto è il caso sulla riorganizzazione delle farmacie comunali a Siracusa, esploso dopo la decisione del commissario ad acta di collocare l’ultima sede farmaceutica disponibile in viale Scala Greca. Una scelta che ha suscitato forti contestazioni, perché nel precedente piano comunale la sede era invece individuata nella zona Epipoli/Pizzuta, considerata ancora oggi una delle aree più sguarnite della città.
Il commissario è intervenuto in sostituzione del Comune per aggiornare la “pianta organica” delle farmacie, obbligatoria per legge. Nella sua determina, però, ha riperimetrato le zone assegnando la farmacia alla parte alta di Scala Greca, motivando il trasferimento con la presunta mancanza di locali idonei a Epipoli. Una scelta che ha lasciato perplessi molti, anche perché la stessa determina ha contestualmente eliminato la sede estiva di Fontane Bianche.
Il Consiglio comunale, di fronte alla decisione, ha approvato all’unanimità una mozione – primo firmatario Ivan Scimonelli – chiedendo una revisione del provvedimento. Secondo l’Aula, Epipoli e Pizzuta contano una popolazione in forte crescita, con migliaia di residenti privi di un presidio farmaceutico vicino, mentre l’area di Scala Greca risulta già ampiamente servita da altre attività. Una perizia allegata alla mozione indica inoltre la disponibilità di più locali immediatamente utilizzabili proprio a Epipoli.
Una posizione condivisa da maggioranza e opposizione, che hanno parlato di “atto bipartisan” a tutela dei quartieri periferici. “Non dobbiamo perdere l’occasione per deliberare sul piano delle farmacie, con il chiaro intento di favorire zone oggi sfornite come nella zona Epipoli e Pizzuta”, commenta oggi il capogruppo di Insieme, Scimonelli.
I Comuni – e Siracusa tra questi – hanno ora 60 giorni di tempo per approvare la revisione della pianta organica; 30 giorni se la proposta è già stata depositata in Consiglio con i pareri di rito. Scaduti i termini, saranno nominati Commissari ad acta, incaricati di sostituirsi agli enti nell’adozione degli atti obbligatori.














