Tassa di solidarietà sui cani di proprietà, è polemica: “Misura iniqua, favorirà il randagismo”

 Tassa di solidarietà sui cani di proprietà, è polemica: “Misura iniqua, favorirà il randagismo”

Il Partito Animalista Italiano esprime forte preoccupazione sul contributo di solidarietà sui cani di proprietà, introdotto con Decreto Assessoriale del 22 ottobre 2025. Segue una legge regionale del 2022, con cui vengono applicati “costi aggiuntivi ai cittadini per l’iscrizione all’anagrafe canina, i passaggi di proprietà e perfino per le cucciolate, colpendo esclusivamente i proprietari che rispettano la legge”.
La misura nasce per creare un fondo destinato ai comuni per contrastare il randagismo ma, in realtà, secondo il Partito Animalista, “anziché migliorare la situazione questa tassa, inevitabilmente, aumenterà il fenomeno del randagismo in Sicilia”.
Questo perchè i cittadini in regola – cioè quanti registrano gli animali di affezione – potrebbe sentirsi penalizzati con ulteriori balzelli mentre chi non registra i propri cani continuerà a farlo indisturbato. Una delle criticità più evidenti riguarda inoltre i veterinari, sui quali ricade l’obbligo di versare un contributo per ogni registrazione effettuata. Un onere economico che rischia di tradursi in un aumento delle tariffe veterinarie, riducendo l’accesso alle cure e rendendo ancora più complessa la gestione responsabile degli animali da compagnia.
“È assurdo che in Sicilia si pensi di fare cassa sui cani e sulle cucciolate”, ha affermato Patrick Battipaglia, coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano. “Questa misura graverà ulteriormente sul fenomeno del randagismo, incentivando il sommerso e scoraggiando le registrazioni. Colpire chi rispetta la legge non è la soluzione: è il problema”.
Il contributo è stato istituito dalla Legge Regionale 15/2022, che ha previsto all’articolo 10 un onere a carico dei proprietari e detentori di cani al momento di operazioni di registrazione o passaggio di proprietà presso l’anagrafe canina.
Le tariffe stabilite sono le seguenti: 20 € per iscrizione di un soggetto singolo; 80 € per l’iscrizione di cucciolate di più di tre soggetti; 10 € per ogni variazione di proprietà di un animale già registrato.
Oltre ai proprietari/detentori, anche i medici veterinari liberi professionisti autorizzati dalle Asp — quando effettuano operazioni di identificazione/registrazione — devono versare un contributo (che la normativa prevede, per ogni operazione) per il medesimo scopo.
Il pagamento va effettuato attraverso il sistema PagoPA, sul portale di pagamenti della Regione Siciliana.
Mira a sostenere le attività correlate alla gestione e al controllo della popolazione canina, tramite l’anagrafe regionale. Quindi, in teoria, dovrebbe aiutare nella lotta al randagismo e garantire tracciabilità degli animali.
Ma secondo le associazioni animaliste, finisce invece per favorire chi opera in clandestinità e lo stesso fenomeno del randagismo.
L’operatività del contributo è immediata, e le Aziende Sanitarie Provinciali interessate hanno informato i cittadini sulle nuove tariffe e modalità di versamento tramite PagoPA.
Il Partito Animalista Italiano chiede ai deputati regionali sensibili al tema della tutela animale di attivarsi immediatamente per bloccare questa tassa ingiusta e controproducente. “La lotta al randagismo passa dal sostegno ai proprietari responsabili, non dalla loro penalizzazione”.

 

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