Qualità della vita 2025, Siracusa penultima in Italia: i numeri alla base del crollo

 Qualità della vita 2025, Siracusa penultima in Italia: i numeri alla base del crollo

La provincia di Siracusa è 106ª (penultima) nella classifica sulla Qualità della vita 2025 del Sole 24 Ore. Rispetto allo scorso anno ha perso altre due posizioni, scivolando sempre più giù. Ma cosa spinge così in basso il sistema siracusano? Alcuni elementi di dettaglio possono aiutare a comprendere il risultato finale che fotografa una serie di fragilità.
L’indagine utilizza 90 indicatori, suddivisi in 6 macro-aree tematiche, per misurare il benessere territoriale. Alla voce “Ricchezza e Consumi”, la provincia di Siracusa è 102.a. A penalizzarla sono la forte disuguaglianza di reddito medio, l’elevato numero di famiglie con Isee basso, l’inflazione in aumento su beni alimentari ed il reddito medio pro-capite (83.a in Italia).
Va leggermente meglio nella macro-area “Affari e Lavoro”, con Siracusa 86.a. A parte l’ottimo dato dell’export su Pil (4.a in Italia, grazie ad export zona industriale), è però una serie di primati poco lusinghieri: la provincia di Siracusa è ultima per laureati e per imprese in fallimento. A proposito di imprese, la provincia aretusea è terz’ultima per numero di start-up innovative mentre primeggia per pensioni di vecchiaia (8.a). In mezzo, la disoccupazione giovanile, così marcata da spingere il territorio siracusano in 86.a posizione, mentre il numero di ore di cassa integrazione vale la 10.a posizione nazionale.
Nella macro-area “Giustizia e Sicurezza”, posizione 83 per la provincia di Siracusa. I cittadini non si sentono estremamente sicuri (61.a per percezione di insicurezza) anche a causa di furti (29.a in Italia) e rapine su pubblica via (40.a). Pesano anche il dato degli incidenti stradali (50.a), la durata media dei procedimenti civili (74.a) e la bassa capacità di riscossione (90.a).
Passiamo alla macro-area “Demografia”, con la provincia di Siracusa 102.a. A zavorrare non è però l’inverno demografico, piuttosto la bassa qualità della vita delle donne (103), la mortalità evitabile (105) e la mortalità per tumore (104). Non stupisce, quindi, la bassa speranza di vita alla nascita (106.a) e l’elevato indice di solitudine (la provincia di Siracusa è 30.a in Italia).
Macro-area “Ambiente”: anche qui, dolenti note. La provincia di Siracusa è 102.a per via di poco lusinghiere performance alla voce raccolta differenziata (100.a), energia da fonti rinnovabili (92.a), rischio alluvioni (56.a), rischio frane (23.a), qualità della vita dei bambini (97.a), qualità della vita dei giovani (89.a), qualità della vita degli anziani (95.a). Tutti elementi che portano ad un poco lusinghiero 94.a posto alla voce qualità delle amministrazioni locali. In questa macro-area sono quindi più evidenti le responsabilità dirette della classe dirigente.
Ultima marco-area, “Cultura e Tempo Libero”: la provincia di Siracusa è 97.a. Spicca subito il dato relativo alla partecipazione alle elezioni (102.a). Male anche la spesa dei Comuni in cultura (98.a) e l’indice di lettura dei siracusani (96.a). Eppure la provincia di Siracusa è 36.a per numero di librerie ogni mille abitanti. Decisamene più numerosi, però, i ristoranti ogni mille abitanti, tant’è che il territorio aretuseo è 28.o in Italia. Se il patrimonio museale fa volare alto la provincia aretusea (17.a), l’offerta culturale (88.a) e l’indice del clima (76.a) spingono infine verso il basso dato finale. E non basta essere la 14.a provincia italiana per amministratori comunali under 40 per vantare migliori performance in materia di Cultura e Tempo Libero.

foto di Marco Barreca

 

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