Nuovo ospedale di Siracusa, bandire la gara prima dell’aggiornamento dei prezzi
Nonostante si avvicini la data del 31 dicembre ed il temibile aggiornamento del “prezzario”, il commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa non perde il suo ottimismo. Guido Monteforte continua a lavorare per gli espropri nell’area su cui dovrà sorgere l’attesa struttura sanitaria in modo da essere pronto per far partire le bonifiche di ordigni bellici e le richieste prospezioni archeologiche prima degli scavi. Non preoccupano inoltre eventuali osservazioni o possibili rilievi da parte dell’ente certificatore al progetto definitivo che dovrà andare a gara.
L’ultimo tassello che ancora manca davvero all’appello è quella parte di finanziamento promessa e necessaria per arrivare ai circa 370 milioni di euro che servono per l’ospedale di Siracusa. La materiale erogazione di quelle somme dipende dai Ministeri dell’Economia e della Salute, in accordo quadro con la Regione. Senza la disponibilità di tutti i soldi necessari per la costruzione dell’opera nelle casse della struttura commissariale, impossibile andare in gara d’appalto. E se le procedure non dovessero vedere la luce entro la fine dell’anno, c’è il rischio che il subentro e l’adozione dei nuovi prezziari (a gennaio 2026) possa far saltare il quadro economico faticosamente composto nel corso di questo anno. Insomma, sarebbe di nuovo tutto da rifare, o quasi. Una mazzata tremenda per le speranze dei siracusani.
Le interlocuzioni con la presidenza della Regione, frequenti, al momento invitano alla calma. “La situazione è in controllo”, ripetono da Palermo con riferimento ai contatti con i Ministeri. Ma a contare i giorni che passano, qualche brutto pensiero si affaccia. Non nell’espressione del commissario Monteforte che resta sereno. E siccome sino ad ora non ha sbagliato una mossa, non resta che affidarsi a quella sua imperturbabile serenità.














