Istituto Columba, Parlato replica ad Auteri: “Tutto regolare, chi spara a zero non fa il bene dei cittadini”

 Istituto Columba, Parlato replica ad Auteri: “Tutto regolare, chi spara a zero non fa il bene dei cittadini”

Restano alti i toni in merito ai lavori di riqualificazione dell’istituto Columba di Sortino. Dopo la denuncia del deputato regionale e consigliere comunale Carlo Auteri circa i presunti ritardi e le presunte irregolarità riscontrate all’interno del cantiere,anche a seguito di un sopralluogo, il sindaco Vincenzo Parlato fa alcune puntualizzazioni e, attraverso i suoi social, chiarisce la vicenda. “Ritengo obbligatorie alcune precisazioni- esordisce il primo cittadino- Innanzitutto il cantiere è in corso d’opera. Non è stato comunicato il fine lavori se non per quanto riguarda la parte strutturale”. Il sindaco spiega di aver convocato la ditta che si occupa dei lavori e la direzioni lavori per avere notizie precise. “Ci è stato comunicato che le opere sono state realizzate per il 90 per cento, il fine lavori del 29 agosto scorso riguarda, dunque, la parte strutturale, visto che il documento andava depositato al Genio Civile. Le opere del Columba- fa notare Parlato- non erano di certo solo di abbellimento. Si trattava di rendere l’edificio antisismico e questo è stato fatto nei tempi previsti”. Per la restante parte ci sarebbe una richiesta di proroga di qualche mese avanzata al ministero, che ha erogato il finanziamento. “Significa che in qualche mese avremo l’intervento completato. Le modalità con cui sono state effettuate e pubblicate queste riprese- commenta riferendosi all’attività condotta nei giorni scorsi da Auteri- danno più un senso di arrembaggio che di lavoro condotto da uomini delle istituzioni che cercano davvero di risolvere un problema per conto dei cittadini”. Poi un’ulteriore considerazione. Parlato sostiene di “non riuscire a capire il doppio passaggio: in consiglio l’intervento a salvaguardia di posti di lavoro, legittimo. Poi però si fa un’incursione nel cantiere, mettendo a repentaglio quella stessa occupazione che sosteneva di voler tutelare. Se le informazioni divulgate non sono esatte-conclude Parlato- si fa solo confusione e non si rende nessun servizio. Solo un refuso, infine, nel documento ritirato in autotutela”.

 

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