Tombini fuori quota , buche e segnaletica da rifare: il Comune interviene sulla rete stradale
Due determine dirigenziali del settore Mobilità intervengono sul sistema della manutenzione stradale a Siracusa. Con un primo provvedimento, il Comune ha affidato il servizio di “nuova segnaletica verticale e orizzontale, rimessa in quota di pozzetti e ripristino marciapiedi” alla società Erika Costruzioni, con sede a Solarino. L’intervento nasce dalla constatazione che la pavimentazione stradale in città risulta da “usura lieve” fino a condizioni “gravi”, con pericolo per la pubblica incolumità e responsabilità diretta dell’ente, specie a causa dei tombini non più a livello stradale. Anche la segnaletica stradale, in città come nelle nelle balneari ed a Cassibile, necessita di urgente manutenzione, ammodernamento e rifacimento.
Il progetto esecutivo ha un importo complessivo di 99.569,41 euro. Sotto i 150mila euro, Palazzo Vermexio si è mosso con l’affidamento diretto. Dopo una ricognizione degli operatori abilitati sulla piattaforma Net4Market, è stata individuata la ditta aggiudicataria, con un ribasso del 7 per cento (87.421,05 euro).
Con un secondo provvedimento, si potenzia il servizio di “Lavori di minuta manutenzione e riparazione di pavimentazione, buche stradali e pronto intervento con reperibilità”. L’appalto biennale è affidato al Consorzio Jonico società consortile a responsabilità limitata (impresa esecutrice Framich srl), con sede a Valverde (Ct). Il progetto ha un quadro tecnico economico complessivo da 900.000 euro. L’appalto, già affidato con procedura negoziata e formalizzato con lettera commerciale del 18 giugno 2025, copre interventi di manutenzione diffusa sulla rete stradale, ciclopedonale, sui marciapiedi e sulle aree esterne ad uso pubblico, comprese piazze e parcheggi. Obiettivo dichiarato è garantire continuità al servizio di riparazione buche e di pronto intervento con una rimodulazione fondi per far fronte a lavorazioni “ulteriori e più consistenti” emerse in corso d’opera. Ma se da una parte si mette in sicurezza il 2025, anno ormai in chiusura, vengono ridotte le somme già stanziate per i lavori dell’annualità 2026 (impegno n. 130 sub 1), scelta che potrebbe richiedere tra pochi mesi una rimodulazione ulteriore con la necessità di reperire nuove risorse.














