Aggressione al Pronto Soccorso, pugno in faccia ad infermiere. Asp: “Noi parte civile”
Un infermiere è stato aggredito ieri sera al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa. È stato raggiunto da un pugno sferrato da un paziente. Se la caverà con una prognosi di alcuni giorni mentre la posizione dell’aggressore è al vaglio delle forze dell’ordine.
L’ASP di Siracusa esprime la sua più ferma condanna per il grave episodio, avvenuto nel’area del triage.
“Questo deplorevole atto di violenza, avvenuto mentre il nostro dipendente stava svolgendo le sue funzioni – dichiara il direttore generale Alessandro Caltagirone – rappresenta un attacco inaccettabile non solo alla sua persona, ma all’intero sistema sanitario e al diritto di ogni operatore di lavorare in sicurezza.
Tutta la nostra comunità sanitaria si stringe con profonda solidarietà e vicinanza attorno al dipendente brutalmente colpito”.
L’aggressore è stato opportunamente fermato dalle forze dell’ordine presenti nel presidio fisso di polizia e l’ASP sarà a fianco del suo dipendente per assicurare ogni forma di supporto, sanitario e psicologico, necessario in questo momento. “La sicurezza del nostro personale è una priorità assoluta e non può essere messa in discussione – prosegue il direttore generale – ogni singolo operatore sanitario merita rispetto e serenità nello svolgimento di un ruolo essenziale per il benessere di tutti i cittadini”. Ed anticipa l’intenzione dell’Azienda Sanitaria di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario.
Il presidente dell’Ordine degli Infermieri, Salvatore Latina, ha condannato l’accaduto.
“Ribadiamo con forza che nessun infermiere deve più lavorare nel timore di subire violenze, offese o intimidazioni. La violenza non è mai una risposta e non la accetteremo più in silenzio. La misura è colma. Per questo motivo, nei prossimi giorni chiederò un incontro formale a Sua Eccellenza il Prefetto e al Signor Questore di Siracusa, al fine di rappresentare le numerose situazioni di violenza e pericolo che, negli ultimi mesi, hanno colpito gli infermieri della nostra provincia. È necessario un segnale chiaro, fermo”.
Il sindacato Nursind di Siracusa esprime massima solidarietà all’infermiere. Il segretario aziendale dell’Asp, Giuseppe Ranno, chiede pene severe per i responsabili di questi episodi. “Ci stringiamo intorno al lavoratore colpito, questi atti di violenza rappresentano un’offesa ai tantissimi operatori sanitari che ogni giorno lavorano duramente per cercare di garantire livelli di assistenza idonei a una sanità efficiente. Siamo certi che l’Asp attuerà tutti gli adempimenti possibili affinché possa essere fatta giustizia. Vogliamo che venga lanciato un monito chiaro all’utenza, per ribadire che gesti come questo non resteranno impuniti”.














