Ahi, ahi verde pubblico: esperimenti, lotti e affidamenti ma la qualità del servizio non cresce

Tempi duri per alberi e aiuole in città. Il verde pubblico, da almeno vent’anni, non pare godere di quelle attenzioni che pure meriterebbe. E mentre Siracusa arretra negli indicatori ambientali, non si intravede un cambio di rotta. Tra appalti e lotti, tentativi e ritorni all’antico, i cittadini assistono perplessi al ripetersi puntuale delle stesse problematiche. Ed è difficile per chiunque indicare uno spazio di bel verde pubblico curato, che sia aiuola, parco o giardino. Nella gestione degli spazi verdi urbani i passi avanti sono lenti, lentissimi. Nonostante l’impegno di varie associazioni e volontari che assicurano ciclicamente piantumazioni di alberi ed essenze.
Alcune evidenze vengono segnalate (a Palazzo Vermexio, ndr) con frequenza: arbusti quasi abbattuti da fortuiti colpi di decespugliatore; alberelli spezzati dal vento perchè non adeguatamente protetti nelle formelle; decespugliamento di siepi e rotatorie spesso in ritardo e con squadre di cinque o sei operai in cento metri di strada. Non “spuntano” nuovi spazi pubblici a verde e quelli che ci sono faticano a svilupparsi.
Ricorderete le denunce delle associazioni per gli aceri piantumati ma seccati sotto il caldo torrido di Siracusa e le altre piccole, grandi storie di buoni interventi poi però riusciti a metà. Insomma, non pare essere un problema di questa o quella aggiudicazione, questa o quella ditta. Forse bisognerebbe prestare maggiore attenzione ai dettami del capitolato speciale del verde pubblico. Ed anche ai principi contenuti nel Regolamento comunale del verde pubblico. Dove, per esempio, è fatto divieto di usare il decespugliatore vicino ad alberi ed arbusti, segnalando invece l’opportunità di intervenire con zeppettatura. Oppure, è previsto che per i nuovi arbusti piantumati siano anche utilizzati almeno 2 o 3 pali tutori e cordame idoneo, per assicurarne la crescita e lo sviluppo senza che – a prima folata di vento – finiscano piegati in due. Pensando alla nuova via Tisia, questa disposizione non pare essere stata seguita esattamente alla lettera. E poi, per le siepi si continua a fare uno sforzo immane, impiegando per ore operai sulla strada quando si potrebbe impiegare un tagliasiepi per facilitare il lavoro. Peraltro, tecnicamente è prevista nell’appalto.
A proposito, concentriamoci sul capitolato di appalto. Valore del servizio è di 2,4 milioni di euro e l’aggiudicatario dovrebbe sviluppare “una gestione completa ed integrata volta a conseguire la preservazione ed il miglioramento della qualità del patrimonio verde” attraverso servizi armonizzati e “costante aggiornamento tecnico e gestionale”.
Il gestore – sempre secondo le regole dettate dal Comune di Siracusa – dovrebbe avere a disposizione per tutta la durata dell’appalto (24 mesi +12) un automezzo pesante con tara superiore a 7 tonnellate, 1 piattaforma aerea, 12 mezzi di trasporto promiscuo con cassone ribaltabile, 6 macchine operatrici con sistema di guida per la manutenzione del verde (tagliasiepi), 1 autobotte e 34 attrezzi a motore, o preferibilmente a batteria, portabili.
Con una simile forza in campo, ci si attenderebbe un verde pubblico magari appena, appena in condizioni migliori tra parchi, aiuole, siepi e giardini. Delle due l’una, allora: è sottostimata la dotazione tecnica oppure non è correttamente tutta impiegata. E certamente il problema non è solo il presente. Perchè da anni il servizio è in forte sofferenza e venne indicato dallo stesso sindaco, appena rieletto, come servizio su cui intervenire per migliorare, dopo mesi di flop.
Da ricordare anche le traversie giuridiche-amministrative per il nuovo affidamento (clicca qui)