Aiuole spartitraffico in disordine e costose, l’idea dell’assessore: “Valutiamone la riduzione”
Troppo difficile e troppo costoso tenere sempre in ordine il verde delle aiuole spartitraffico. L’assessore Luciano Aloschi lancia, dunque, una proposta che diventa subito motivo di polemica in città: valutare, con il supporto degli esperti del settore, la possibilità di ridurre il verde dagli spartitraffico, almeno in alcune zone, per risparmiare e reinvestire denaro e per garantire una visibilità stradale sempre impeccabile. Parole pronunciate in consiglio comunale, sulle quali Aloschi fa alcune puntualizzazione, anche alla luce delle polemiche che ne sono conseguite, ribadendo innanzitutto la necessità di individuare una soluzione al problema della manutenzione del verde pubblico in città. “Non ho certamente detto che occorre rimuovere tutte le aiuole- puntualizza l’assessore al Verde Pubblico- Ho detto che sarebbe opportuno fare delle verifiche e valutare casi in cui l’utilità maggiore risiede nella riduzione delle aiuole. Certamente- osserva- sono stati commessi degli errori, alcuni anche legati alle scelte delle essenze piantate”. Sui social c’è chi grida allo scandalo ma Aloschi replica subito: “Probabilmente chi subito protesta non ha ben compreso il senso di quanto ho detto. Non ho certamente detto che dobbiamo ridurre il verde. Semmai potremmo scegliere luoghi in cui piantare nuovi alberi, creare polmoni verdi, fare una cosa seria. Spero di poterne discutere in commissione e poi in consiglio comunale. Chi si affretta a criticare probabilmente non conosce nemmeno i costi di questo servizio. Opportuno, inoltre, sottolineare come il precedente appalto relativo al Verde Pubblico ammontasse ad un milione 600 mila euro circa. Quello attuale, invece, è di 800 mila euro, il 50 per cento in meno”. L’assessore cita lo spartitraffico di viale Scala Greca. “E’ lunghissimo. Si inizia con i lavori di manutenzione delle aiuole e quando si finisce, si dovrebbe in pratica già ricominciare”. Infine un ulteriore chiarimento. “Non sono certamente io a decidere, da solo. Sentiremo il parere degli esperti del settore. Io ho detto la mia. Se ne discuterà nelle sedi opportune e con gli approfondimenti del caso”.














