Amministrative, ad Augusta e Floridia: al ballottaggio per scegliere i nuovi sindaci

 Amministrative, ad Augusta e Floridia: al ballottaggio per scegliere i nuovi sindaci

Tempo di verdetti ad Augusta e Floridia, le due città siracusane chiamate al voto per il rinnovo delle cariche di sindaco e del Consiglio Comunale. Si andrà al ballottaggio, come era facilmente prevedibile. Ma non sono comunque mancate le sorprese.
Ad Augusta il più votato è Giuseppe Pippo Gulino, nome noto alla politica megarese e già in passato primo cittadino. A lui sono andati il 31,30% dei consensi, con oltre 5mila preferenze. A sostenerlo ci sono le liste Civica per Augusta, Nuovo patto per Augusta e Augusta 2020. Lo sfidante è l’ex consigliere comunale Giuseppe Di Mare (C’è un futuro per Augusta, Destinazione futuro, CambiAugusta, 100 per Augusta) che è riuscito ad attrarre il 27,32% dei consensi attraverso una campagna elettorale vecchia maniera ribaltata anche sui social. Ha chiuso attorno al 18& il sindaco uscente, Cettina Di Pietro. Ha pagato anche il momento “no” del Movimento 5 Stelle a livello nazionale ed un trend che già alla vigilia non sembrava a lei favorevole. E non è andato oltre il 20% l’altro nome “forte”: Massimo Carrubba. Tornato in sella contro i “poteri forti”, dopo una storia giudiziaria che gli ha restituito l’onorabilità politica piena, l’ex sindaco non è riuscito ad inserirsi nella bagarre tra i due Giuseppe. Sotto il 4% il candidato della Lega, Massimo Casertano, nonostante il supporto diretto di Matteo Salvini.
A Floridia si sfideranno al turno di ballottaggio la “sorpresa” Marco Carianni e l’atteso Salvo Burgio. Carianni, candidato giovanissimo al punto da guadagnarsi l’appellativo di “caruso” (ragazzino in siciliano, ndr) è stato il più votato con il 26,01% (oltre 3mila preferenze). Sfiderà Salvo Burgio, festeggiato sui social anche dall’assessore regionale Edy Bandiera. Per Burgio 18,15% e 2.122 voti. L’ha spuntata nel testa a testa con Claudia Faraci che si è fermata al 17,56% (2.053 voti). Sarà determinante per l’elezione del primo cittadino al turno di ballottaggio. E proprio sulle intese e gli accorpamenti si gioca ora la partita principale, a Floridia come ad Augusta.

 

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