Aperto il Ccr di Cassibile, scontro tra il Comitato dei residenti e il consigliere Casella

 Aperto il Ccr di Cassibile, scontro tra il Comitato dei residenti e il consigliere Casella

Da lunedì 19 maggio è entrato in funzione il centro comunale di raccolta di Cassibile, in via Rinaldi. L’apertura della struttura ha acceso il malcontento dei residenti delle abitazioni confinanti. Negli ultimi mesi, numerose erano state proteste e venne organizzata anche una manifestazione pubblica.
Adesso il comitato “No CCR via Rinaldi” torna a rumoreggiare. “Forse il nostro silenzio è stato scambiato per assenso – spiegano i portavoce – ma così non è. Non ci siamo mai fermati, e continueremo a far sentire la nostra voce”.
Le tensioni si sono ulteriormente intensificate dopo la seduta del Consiglio Comunale del 20 maggio, durante la quale il consigliere Casella ha affermato che il CCR di Cassibile non rappresenta alcun disturbo per i residenti. Affermazione definita “grave e infondata” dal Comitato, che ha diffuso un video per documenta i presunti disagi quotidiani legati a rumori, viabilità congestionata e problemi di sicurezza stradale nel quartiere.
Casella, raggiunto da SiracusaOggi.it, conferma la sua valutazione. “Quel centro comunale di raccolta non ospita rifiuti pericolosi, non genera rumori visto che non si raccoglie neanche il vetro e non crea alcun problema ai residenti. Temo siano malconsigliati e dalla memoria corta. Ricordo loro che 25 anni fà, l’allora amministrazione di centrodestra, aveva individuato quell’area per realizzarvi un’isola ecologica destinata anche a rifiuti pericolosi come neon, frigoriferi con i relativi gas, televisori. Io votai contro in Circoscrizione. E fummo solo due i contrari. Nessuna protesta all’epoca. Poi per fortuna cambiò la normativa e prese corpo il meno invasivo e più sicuro mini ccr di oggi. E’ una protesta basata sul populismo”, chiosa Casella.
Il Comitato, però, solleva dubbi sulla regolarità dell’impianto sostenendo che il CCR di via Rinaldi non rispetterebbe i requisiti tecnici previsti dal Decreto Ministeriale dell’8 aprile 2008. La normativa stabilisce precise condizioni per l’ubicazione e il funzionamento dei centri di raccolta, tra cui adeguata distanza dai centri abitati, accessibilità sicura, gestione del traffico e contenimento dell’inquinamento acustico. Secondo i residenti, nessuno di questi parametri sarebbe stato rispettato.
Motivo per cui, il Comitato annuncia la presentazione di un esposto formale alla Procura della Repubblica di Siracusa, chiedendo che siano verificate eventuali responsabilità sul piano amministrativo, ambientale e penale.

 

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