Arsenico a Priolo, gli esami sulla popolazione non rilevano tracce: Gianni, “livelli sforati già nel 2012”

 Arsenico a Priolo, gli esami sulla popolazione non rilevano tracce: Gianni, “livelli sforati già nel 2012”

Sono arrivati i primi risultati degli esami di laboratori condotti a campione sulla popolazione più esposta all’arsenico, registrato oltre i valori di soglia nel 2018 a Priolo. Nei campioni di urine non è stata rilevata alcuna traccia di arsenico. Gli esami sulle urine sono stati effettuati su bambini, personale docente e Ata del plesso scolastico e sui dipendenti del centro Polivalente, nei pressi della centralina che ha rilevato l’arsenico oltre soglia.
Il sindaco Pippo Gianni, intanto, rivela che “già nel 2012, quando alla guida di Priolo vi era un’altra amministrazione comunale, la media annuale aveva stabilito valori di arsenico nettamente superiori a quanto previsto dalle normative vigenti. I cittadini non erano stati informati; nulla era stato fatto per risalire alle cause e per porvi rimedio. Siamo in possesso – dice – dei dati relativi alle alte concentrazioni di arsenico registrate nel 2012. Noi non solo li abbiamo resi noti, ma siamo intervenuti con tutti i mezzi a disposizione per risalire alle cause e per risolvere il problema. Oltre agli esami delle urine eseguiti a campione, sono state posizionate, nelle scorse settimane, apparecchiature per monitorare la qualità dell’aria nei 4 punti cardinali del paese. Ogni dodici ore vengono effettuati prelievi – ha continuato il primo cittadino – per avere un quadro chiaro della situazione. Oltre agli esami delle urine sono stati effettuati prelievi sull’acqua e sui vegetali prodotti nel nostro territorio, che hanno escluso la presenza di arsenico. Da tempo è stato presentato un esposto-denuncia per risalire ad eventuali responsabilità. Si tratta solo di una minima parte – ha concluso il sindaco Gianni – dei tanti interventi attuati, volti a tutelare la salute della popolazione”.

 

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