Augusta. Rifiuti pericolosi in una vasta discarica abusiva, interviene la GdF

 Augusta. Rifiuti pericolosi in una vasta discarica abusiva, interviene la GdF

Una discarica abusiva di notevoli proporzioni è stata individuata dagli uomini della Compagnia di Augusta della Guardia di Finanza. IL sito, per le mappe catastali del Comune, era una semplice strada interpoderale, che corre lungo la contrada Mulinello a ridosso dell’omonimo torrente.
I militari, nel corso dei servizi di perlustrazione e controllo del territorio, hanno notato la vasta area che sovrasta e costeggia il torrente Mulinello, lastricata da tutta una serie di rifiuti solidi urbani ed industriali, scarti di lavorazione e materiale edile derivato da ristrutturazioni, tutti pericolosi per la salute pubblica, come nel caso dell’eternit, presente in grandi quantità lungo tutto il tragitto.
Nel corso dell’intervento, le Fiamme Gialle si sono rese conto della pericolosità della situazione quando hanno visto che alcune lastre di eternit erano state date alle fiamme oltre ad aver invaso, a causa delle avverse condizioni meteo che hanno recentemente flagellato la provincia aretusea, il letto del torrente Mulinello che corre lungo la vallata sottostante.
La situazione “fotografata” dai finanzieri appare fortemente lesiva per l’intero eco sistema che alimenta la qualità dell’aria e dell’acqua in tutta la zona che si estende per quasi 50.000 metri quadrati, l’equivalente di 9 campi da calcio.
Sono in corso gli accertamenti volti ad individuare la proprietà degli appezzamenti di terreno interessati dallo sversamento illecito di rifiuti e, contestualmente, è stata avviata l’opera di caratterizzazione.
Per le opere di bonifica bisognerà attendere le determinazioni della Procura di Siracusa a cui, nel frattempo, i finanzieri si sono rivolti per segnalare la sussistenza di reati “ambientali”.
L’area utilizzata come discarica abusiva è stata delimitata grazie all’intervento di una squadra di tecnici inviata sul posto dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Augusta che ne ha inibito l’accesso a chiunque volesse continuare a praticare le gravissime condotte illecite.

 

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