Avola. "Dammi lavoro o ti ammazzo": minacce di morte al sindaco Cannata

 Avola. "Dammi lavoro o ti ammazzo": minacce di morte al sindaco Cannata

Ancora minacce di morte per il sindaco di Avola, Luca Cannata. E’ il terzo episodio ai danni del giovane primo cittadino del Comune a sud di Siracusa. Questa mattina, proprio davanti all’ingresso del palazzo di città, è stato avvicinato da un quarantenne che aveva chiesto anche in passato sussidi e lavoro. Cannata pare lo avesse già incontrato nei giorni scorsi e aveva avviato l’iter per una borsa lavoro con i servizi sociali. “Ho bisogno di 1.600 euro, me li devi dare. Oppure mi trovi un lavoro”, pare abbia detto avvicinandosi al sindaco. Cannata ha provato ad instaurare la via del dialogo. “Stiamo cercando di fare qualcosa”, spiega all’uomo sempre più innervosito. Una situazione  calda, con il tono della discussione che sale di continuo sino alla minaccia. “Io ho la corda, ma non mi impicco. Ma a lei e a qualche suo amico vi levo la vita e mi faccio vent’anni di galera”, avrebbe gridato il quarantenne all’indirizzo del sindaco. Una minaccia udita chiaramente dal piantone all’ingresso del municipio. Il vigile urbano ha subito raggiunto il sindaco, per proteggerlo, mentre avvisava anche la polizia. Gli agenti hanno identificato e denunciato l’uomo.
“Comincia a diventare fastidioso”, racconta al telefono Luca Cannata. “Io vado in giro tranquillo per Avola. Ma così diventa pesante. C’è troppa disperazione. Noi sindaci non abbiamo strumenti concreti per aiutare tutti quelli che si rivolgono a noi. Un sindaco non da lavoro”, prosegue. “Certa politica, poi, no aiuta”, si sfoga il sindaco di Avola. E pare un riferimento alle accese polemiche dopo la bocciatura del piano di rientro con un Comune dipinto sull’orlo del default. “Certe bugie su quel fronte non aiutano proprio”, conferma.
Domani sarà a Roma, alla ricerca di una strada per risolvere i problemi di liquidità del suo municipio. “Lavoro, non mollo. Cerco di non pensarci perchè altrimenti…”.
Poche settimane aveva subito un’aggressione fin dentro il suo ufficio il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino.

 

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