Avola. Nuovo Dpcm, Cannata: "Chi chiude le strade? Pochi uomini per i controlli"

 Avola. Nuovo Dpcm, Cannata: "Chi chiude le strade? Pochi uomini per i controlli"

GIUSEPPE CONTE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Restano una serie di punti interrogativi dopo l’emanazione del nuovo Dpcm per il contenimento del contagio del Covid-19. Nella notte, il decreto è stato modificato e l’articolo relativo alla possibilità che i sindaci possano chiudere strade e piazze se lo riterranno opportuno perde proprio il soggetto. La parola “sindaci” sparisce ma non viene sostituita con nulla. “In poche parole- spiega il sindaco di Avola, Luca Cannata- non si capisce adesso chi dovrebbe assumere tale decisione. In effetti nella notte, l’Anci ha protestato in maniera determinata. Noi sindaci non possiamo essere il parafulmine senza però gli strumenti necessari. Chiudere le strade senza disporre degli  uomini per fare rispettare le regole, diventa complicato. Ci sono troppi aspetti che nella sostanza e nella pratica trovano problematiche non indifferenti. I sindaci sono sempre stati in trincea. Abbiamo sempre dato- il periodo del lockdown ne è stata dimostrazione-  il massimo, informando  i cittadini, dando loro speranza, esprimendo forza quando serviva. Ci siamo sempre, ovviamente anche oggi, ma alcune cose vanno chiarite subito” .

Secondo Cannata la chiusura delle “fiere di comunità” comporterà ripercussioni economiche serie per gli operatori commerciali del settore. “Noi sospenderemo le fiere del giovedì e del sabato- spiega il primo cittadino- e so già che in tanti verranno a protestare, perchè verrà meno la loro fonte di sostentamento. Noi sindaci, del resto, non abbiamo liquidità. Il Governo deve quindi farsi carico di tutto questo”.

Analoghe le considerazioni in tema di palestre, centri estetici e parrucchieri. Una settimana di tempo, per loro, per adeguarsi alle norme. “E’ un gioco dell’oca- ironizza Cannata- Torniamo al via. Il ragionamento è lo stesso. Chi controlla?  Fermo restando che siamo presenti e che ci sono le forze dell’ordine che si fanno in quattro, lo sforzo principale rimane il senso di responsabilità da parte di noi tutti. E’ per la nostra salute ma anche per l’economia”.

Tra quanti esprimono opinioni più o meno analoghi, in provincia, il sindaco di Lentini, Saverio Bosco. Dura la sua presa di posizione contro il Governo. “A questo punto-tuona- propongo un ribaltamento dei ruoli, noi facciamo le dirette con la mascherina e il Governo Nazionale viene sul territorio a controllare fisicamente la chiusura di piazze e strade”.

 

Potrebbe interessarti