Barbara aggressione ai volontari di Protezione Civile, il racconto di Nino: “Sono sotto shock”

 Barbara aggressione ai volontari di Protezione Civile, il racconto di Nino: “Sono sotto shock”

Hanno riportato prognosi importanti i tre volontari di Protezione Civile aggrediti sabato scorso a Portopalo, mentre spegnevano un incendio, sviluppatosi in un terreno con sterpaglie. Nino, Antonino e Giuseppe – questi i loro nomi – sono finiti in ospedale con una contusione ad un braccio, una contusione al collo e addirittura per una frattura alla mascella che ha reso necessario il ricovero al San Marco di Catania ed un probabile intervento chirurgico. Il volontario 63enne è quello che ha riportato la prognosi peggiore.
“Sono ancora scosso”, racconta Nino questa mattina mentre si trova ancora in ospedale. “L’aggressione è stata rivolta principalmente nei miei confronti. Quest’uomo muoveva accuse scomposte: prima ci diceva che non dovevamo entrare sulla sua proprietà privata, poi invece perché non siamo intervenuti. Si contraddiceva”, racconta alla redazione di SiracusaOggi.it.
Le fiamme lambivano una casa vacanze. Erano a poche centinaia di metri di distanza. “Il protocollo antiincendio ci dice che si parte da dove ci sono pericoli per abitazioni e persone. Noi di solito filmiamo gli interventi per darne conto in ogni momento. Finito quell’intervento, siamo entrati nel suo terreno perché abbiamo visto che le fiamme lambivano delle serre. Mentre filmavo il volontario con la lancia, ho visto arrivare quest’uomo. Pensavo che avesse bisogno di acqua o di chiedere di spostarci verso un’area più a rischio. Invece – racconta Nino – mi ha strappato la pettorina, dato pugni. I volontari hanno chiuso lo sportello cercando di capire cosa avesse in mente e intanto le fiamme arrivavano verso il camion. L’altro volontario aggredito ha ricevuto all’improvviso un pugno fortissimo, sferrato con tutta la forza mentre era intento a studiare il percorso del fuoco. Non l’ha visto nemmeno arrivare”.
Il pugno lo avrebbe fatto sbattere contro il camion, cadere e perdere i sensi. “Poi è stato aggredito un altro volontario subentrato, anche in questo caso con un fortissimo pugno. Qualcuno, forse un parente, ha poi portato via questo aggressore, gli chiedeva di fermarsi. Noi siamo andati dai carabinieri mentre quest’uomo ci cerca ancora girando in paese. È stato ripreso da telecamere di videosorveglianza”. Nino fa una pausa. “Siamo sotto shock. Abbiamo fatto quest’anno oltre 90 interventi antincendio. Abbiamo salvato numerose famiglie. Abbiamo fatto cose che nella nostra zona non sono mai state fatte. Non siamo eroi ma ci mettiamo a disposizione dei nostri concittadini. Quanto è accaduto ci amareggia profondamente”.
Ma lo spirito di servizio vince su tutto. Ed assicura che torneranno presto a svolgere servizi di Protezione Civile, non appena le condizioni fisiche lo permetteranno.
Proseguono intanto le indagini, con la raccolta di tutti gli elementi di prova disponibili. Nelle prossime ore, atteso un provvedimento da parte delle forze dell’ordine. Intanto, dalla sindaca Rachele Rocca ai vertici della Protezione Civile regionale, sono arrivati ai tre volontari aggrediti gli auguri di pronta guarigione ed una condanna ferma dell’accaduto. “Giù le mani dai volontari di Protezione Civile”, ha detto la sindaca Rocca intervenuta in diretta su FMITALIA.

 

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