Bellomo, Iacono e Orlando: “Nei nostri racconti nessuna vendetta politica verso Cannata”

“Macchè rivalsa politica o astio personale, il nostro è stato un resoconto oggettivo di fatti e circostanze realmente accadute”. Così Luciano Bellomo, Fabio Iacono e Antonio Orlando replicano a Luca Cannata ed alle accuse di “fuoco amico” che sarebbe stato mosso da invidia politica. Il riferimento è ai racconti dei tre che hanno portato alla luce il sistema con cui sarebbe stato raccolto denaro in contanti attraverso la cessione di parte dell’indennità di carica rivestita nell’amministrazione comunale di Avola. Somme che sarebbero servite per la gestione della sede del partito anche se senza rendicontazione.
“Le dichiarazioni da noi rilasciate si riferiscono esclusivamente alle esperienze politiche maturate nel periodo 2017-2022 durante la sindacatura di Luca Cannata”, specificano i tre. Ed a chi fa notare la circostanza che tutto sia emerso poco dopo il loro passaggio in Forza Italia, allargano le braccia. “Siamo stati contattati telefonicamente dai giornalisti, in seguito a circostanze di cui ancora oggi ignoriamo l’origine”.
Bellomo, Iacono e Orlando confermano comunque quanto dichiarato. “Perfettamente in linea con quanto affermato dagli assessori Paolo Iacono e Deborah Rossitto, attualmente in carica e notoriamente vicini al deputato Luca Cannata. Quindi niente volontà di rivalsa politica o astio personale. Respingiamo fermamente ogni tentativo di strumentalizzare le nostre dichiarazioni o di collegarle alla nostra recente adesione a Forza Italia. La nostra testimonianza si basa esclusivamente su esperienze dirette e fatti concreti verificatisi durante il nostro mandato amministrativo”.