Cambiare il porta a porta? Italia: “Non rimetteremo cassonetti”. Intanto la Tarip non parte
Il costo medio della Tari a Siracusa è di 397 euro. Lo dice l’ultimo studio nazionale di CittadinanzAttiva. E’ la quarta più cara di Sicilia. Per provare a risparmiare, come la differenziata prometteva, c’è una sigla magica: Tarip. E’ la tariffazione puntuale, ovvero quel meccanismo per cui meglio differenzi, meno paghi. Con un sistema ottico e di trasponder nei contenitori, viene ad esempio registrato quante volte viene esposto il contenitore dell’indifferenziato. Si paga una quota fissa e una variabile legata proprio ai conferimenti reali. E pertanto, meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi.
Annunciata più volte, la sperimentazione della tarip doveva partire da Cassibile, dove vennero distribuiti anche i nuovi contenitori. Ma nulla. Mesi addietro il Comune di Siracusa avviò la ricerca di famiglie campione, sempre per sperimentare la Tarip. Ma nulla. Partirà mai la tariffazione puntuale a Siracusa? “Questo andrebbe chiesto al dirigente ed a chi se ne sta occupando”, risponde il sindaco Francesco Italia. “C’è una lentezza disarmante su questo aspetto”, ammette tradendo un certo fastidio per i ritardi. “Non capisco perché ancora non riescono a farla partire neanche là dove abbiamo investito tempo e risorse, ovvero Cassibile. Dobbiamo far partire anche questa nuova sfida, è un importante esame di maturità”. Se con il nuovo appalto (ed il possibile nuovo gestore) o già nella prima parte del 2026, questo non è ancora chiaro.
Intanto, il primo cittadino interviene sul dibattito aperto da SiracusaOggi.it circa l’opportunità di cambiare il sistema di raccolta, visti i risultati poco incoraggianti di Siracusa. “Il problema non è mai e assolutamente il porta a porta. Rimettere i cassonetti di sicuro no. L’assessore aveva deciso di fare un esperimento, ma abbiamo visto che non risolve nulla, perchè chi è incivile e sporco lo rimane con o senza cassonetti”. Magari un sistema misto, in base alla capacità delle diverse zone cittadine di differenziare? “Non mi innamoro delle idee. Se qualcosa si può migliorare, la valuteremo”. Le note dolenti, secondo il sindaco Italia, restano “lo spazzamento e il diserbo. Su questi due fronti noi siamo molto carenti, sicuramente bisogna rivedere il capitolato ed immaginare modi diversi di gestire questi fenomeni”, ammette Italia. “Ma questo sarà oggetto di una valutazione del Consiglio Comunale”, aggiunge.














