Caos elezioni: poche sezioni, troppi elettori e la necessità di maggiore formazione

 Caos elezioni: poche sezioni, troppi elettori e la necessità di maggiore formazione

Uno dei problemi della macchina elettorale siracusana sarebbe da ricercare nel numero delle sezioni. Attualmente sono 122 contro le 136 di oltre dieci anni addietro. La riduzione del numero dei seggi avrebbe creato alcune sezioni con oltre mille aventi diritto al voto e questo dato inciderebbe sulla qualità delle operazioni di spoglio e verbalizzazione. Insomma, sarebbe una delle concause dei ritardi ormai conclamati del sistema elettorale locale che già nel 2018 mostrò lacune, purtroppo parzialmente confermate anche in occasione dell’election day del 2022.
A sostenere questa tesi è Enzo Vinciullo che indica nelle sezioni delle frazioni di Belvedere, Cassibile e Isola quelle da “modificare” nella composizione, per evitare file che scoraggiano gli elettori in attesa e che diventano occasione di chiacchierate non sempre disinteressate prima del voto. “Oltre mille elettori, significa costringere scrutatori e presidenti a vidimare 3mila schede e scrutinarne quasi altrettante in caso di elezioni come le ultime. Queste operazioni sottraggono tempo ed energie mentali che poi si riverberano in verbali non sempre perfettamente compilati”, l’analisi di Vinciullo.
Ci sarebbe, in realtà, da considerare anche l’astensionismo che non ha “costretto” nessuna sezione a lavorare a pieno regime. In ogni caso, parzialmente d’accordo con Vinciullo è anche Ezechia Paolo Reale che fu il primo, nel 2018, a denunciare le lacune della macchina elettorale di Siracusa. “Potrebbe tornare utile una revisione di quella idea di spending review che portò a diminuire il numero delle sezioni, ma non sarebbe risolutivo. E’ onesto dire che non sono più di 3 o 4 le sezioni con oltre mille aventi diritto al voto qui a Siracusa. Peraltro, nel 2018 solo una di queste sezioni finì tra quelle che il Tar inserì nell’elenco delle rivedibili per il caso voti. La vera necessità è selezionare ed istruire presidenti di seggio e segretari capaci. E questo non è solo un problema di Siracusa, per quanto qui si sia manifestato con una ciclicità significativa. Presidenti e segretari dovrebbero seguire corsi di formazione da oggi e fino alle elezioni del 2023, per essere sicuri…”, analizza Reale.
Un punto su cui trova concorde l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Bisogna semplificare il sistema degli adempimenti post spoglio e rafforzare l’ufficio elettorale comunale, dopo quota100 ed i pensionamenti che hanno finito per privare il sistema di figure di esperienza. E si, un corso di formazione duraturo non guasterebbe, magari utilizzando copie dei verbali del 2018 per far si che non si ripetano certi errori anche in occasione delle amministrative del 2023. La prima cosa da fare? Una revisione ragionata dell’Albo dei presidente di seggio, in Corte d’Appello a Catania”, conclude Garozzo.
Un passaggio che regala un sorriso amaro ad Ezechia Paolo Reale. “Avevo scritto al presidente della Corte d’Appello dopo tutti i guasti delle elezioni del 2018. Avevo chiesto una revisione dell’Albo. La risposta? Niente, assolutamente niente. Neanche due righe di circostanza. E se le istituzioni sono le prime a non considerare il problema…”.

 

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