Carneficina di cani di quartiere a Serramendola (Neapolis). "Agghiacciante"

 Carneficina di cani di quartiere a Serramendola (Neapolis). "Agghiacciante"

“Una carneficina”. Laura non usa mezzi termini. Ha appena presentato una denuncia in Questura contro ignoti. Quegli “ignoti” che nottetempo hanno avvelenato e ucciso 10 forse 14 dei cani di quartiere a cui Laura Merlino, presidente dell’associazione Oipa, aveva dato rifugio insieme ai volontari in un grande terreno di contrada Serramendola, zona Tivoli.
“E’ un terreno grandissimo, recintato e ringrazio il privato che ce lo ha concesso con tanta simpatia. Ospitiamo 21 cani, tutti dotati di microchip e vaccinati. Non davano fastidio a nessuno, lontani dalle abitazioni e mai violenti”, racconta ancora scossa.
Come accertato dal veterinario, sono stati avvelenati. Sei sono stati soccorsi e salvati appena in tempo e sono attualmente in cura. Ad avvisare la presidente dell’Oipa è stato proprio il proprietario del vasto appezzamento, nella giornata di ieri. “Siamo subito corsi. Pensava fosse solo un cane e invece abbiamo avuto una sorpresa terribile”. Le foto sono agghiaccianti, per questo abbiamo deciso di non pubblicarle nel rispetto della sensibilità dei lettori.
“Ho qualche sospetto”, dice sottovoce Laura che nelle settimane scorse ha anche ricevuto minacce al citofono e nei pressi del terreno dove da rifugio agli ex randagi che diventano cani di quartiere, tutelati da una legge e da un regolamento comunale. Chi li ha avvelenato ha commesso un reato penale, sanzionato anche con una condanna pesante. Il problema, però, è risalire alla sua o alla loro identità. “Vigliacchi, sono dei vigliacchi. Chi può fare del male a dei cani che non danno fastidio a nessuno e vivono in un rifugio”, si lascia sfuggire senza poter trattenere la rabbia.
Laura Merlino e la sua associazione non hanno comunque intenzione di fermarsi. “Se volevano spaventarci, non ci sono riusciti. Continueremo a salvare i cani abbandonati e maltrattati esattamente come abbiamo fatto fino ad ora. E se là fuori c’è un pazzo che si diverte così, sappia che io non mi fermo”.
Ma intanto nella zona di Tivoli cresce l’allarme: “qui è diventata area di abbandono di cani, anche di razza. E nessuno riesce ad arginare il fenomeno”, segnala alla nostra redazione un residente.

 

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