Ccr Mazzarrona e Lauricella, si apre uno spiraglio: realizzarli altrove purché aree idonee
I Ccr di Mazzarrona e di via Lauricella potrebbero essere realizzati, ma altrove.
Il Comune avrebbe la possibilità di mantenere i finanziamenti ottenuti, ma tutto questo dipenderà dalle aree che saranno individuate come alternativa e da una serie di altri tasselli che dovranno combaciare. La notizia, che serpeggiava da giorni, è stata ufficializzata ieri sera in consiglio comunale, che ha approvato una mozione che vedeva come primo firmatario il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro. Il dirigente del settore Pianificazione Urbanistica, Marcello Di Martino è entrato nel dettaglio. Dopo il “pasticcio” dei Ccr di Mazzarrona e di via Lauricella, il Comune ha richiesto al ministero chiarimenti rispetto alla possibilità di proporre una soluzione alternativa alla collocazione inizialmente scelta per i due centri comunali di raccolta, senza perdere i finanziamenti ottenuti. Nel caso di Mazzarrona, lo “stop” non è stato solo conseguenza della protesta dei residenti. E’ stato, infatti, imposto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali per ragioni Nel caso specifico della Mazzarrona, invece, lo “stop” è arrivato dalla Soprintendenza che, durante i saggi archeologici preventivi, ha constatato che tutto il lotto è interessato dalla presenza di latomie a cielo aperto “riferibili all’estrazione dei blocchi per la realizzazione delle mura dionigiane e pertanto suscettibili di essere sottoposte a tutela”. La Valutazione finale era stata perentoria: “progetto non assentibile”. Se in un primo momento sembrava che l’amministrazione comunale si volesse opporre con un ricorso al Tar, quest’idea sarebbe, nel frattempo, tramontata. La matassa resta difficile da dipanare. Non è facile individuare, infatti, due nuove collocazioni che anche per il ministero risultino ‘perfette’. Al Comune sono stati richiesti specifici adempimenti che diano garanzie dal punto di vista del quadro economico, come da quello logistico e strutturale. Non è escluso che per uno dei due Ccr, a sorpresa, possa essere proposta l’area del centro comunale di raccolta di Arenaura,sotto sequestro per una vicenda giudiziaria. Per una parte, tuttavia, è stato chiesto il dissequestro e potrebbe presto tornare disponibile. Se le nuove aree saranno ritenute adeguate, la ditta che si era aggiudicata i lavori in via Lauricella potrà condurre i propri lavori in un altro sito, senza ulteriori intoppi e mantenendo, quindi, l’aggiudicazione dell’appalto. Di Martino ha chiarito che al momento “la risposta del ministero resta generica, perché non abbiamo indicato un sito specifico su cui realizzare i due Ccr . In linea generale, non esistono preclusioni alla delocalizzazione. Sono stati richiesti degli approfondimenti che l’ufficio sta provvedendo a redigere. Occorrerà intervenire sia sul quadro economico, sia sul cronoprogramma”.
Si apre così un nuovo capitolo. Con una mozione depositata ieri sera, FDI, Insieme, Forza Italia e Pd impegnano l’amministrazione a coinvolgere le commissioni nella scelta delle nuove aree Il consiglio comunale chiede di essere coinvolto nel percorso per individuare le nuove aree. Se ne discuterà in conferenza dei capigruppo, subito dopo il Question time. A Cassibile per il momento il Ccr resta attivo. L’iter burocratico è, infatti, precedente agli altri due. Non sarebbe da escludere, in ogni caso, che in futuro possa tornare nel calderone dei centri comunali di raccolta da delocalizzare. La partita non si preannuncia semplice.














