Cicloturismo in crescita, ma Siracusa resta indietro: l’allarme di CNA, rifiuti e disdette

 Cicloturismo in crescita, ma Siracusa resta indietro: l’allarme di CNA, rifiuti e disdette

Il cicloturismo in Italia continua la sua corsa: nel 2024 ha generato 89 milioni di presenze e un impatto economico da 9,8 miliardi di euro, con un incremento del 54% rispetto all’anno precedente. Un settore in piena espansione che potrebbe rappresentare una leva strategica anche per la provincia di Siracusa, dotata di paesaggi, cultura e percorsi ideali per attrarre turisti a due ruote.
Ma l’abbandono incontrastato di rifiuti lungo le strade provinciali mette in fuga i cicloturisti. Ancora una volta, CNA Siracusa lancia l’allarme. “Siamo di fronte a un paradosso inaccettabile”, afferma Fabio Salonia, presidente territoriale di CNA Turismo. “Mentre i dati nazionali confermano il potenziale del cicloturismo, nel nostro territorio i tour operator segnalano cancellazioni tra il 20 e il 25% per la stagione 2025, dovute alla pessima immagine trasmessa dalle condizioni ambientali”.
Un problema che non riguarda solo il decoro urbano, ma che colpisce direttamente decine di imprese e startup locali, spesso guidate da giovani, e nate proprio per intercettare questo nuovo flusso turistico. “Offrire ai cicloturisti discariche a cielo aperto – aggiunge Salonia – significa fare un danno irreparabile alla nostra reputazione e ai sacrifici fatti da tanti piccoli imprenditori”.
CNA Siracusa lancia un appello urgente alle istituzioni per un intervento straordinario e coordinato tra Libero Consorzio e Comuni. “Servono azioni strutturali, non palliativi. Ignorare oggi il problema significa rinunciare a un’opportunità concreta di sviluppo sostenibile per il nostro territorio”.

foto archivio

 

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