Circoscrizioni chiuse (a rotazione) a luglio, il Pd dice no:”Questa gestione è fallimentare”

La chiusura a rotazione delle sedi delle circoscrizioni nel mese di luglio al centro di polemiche. Dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale, che in questi giorni ha disposto la chiusura della circoscrizione Tiche di via Ramacca, fino al 4 luglio, per poi andare avanti con e altre tre circoscrizioni cittadine,il Pd grida allo scandalo. Secondo quanto concordato dall’assessore Teresella Celesti e dalla dirigente del settore Loredana Carrara, resteranno fuori da questo piano di emergenza temporaneo soltanto Cassibile e Belvedere, poiché distanti dalla città. La prossima settimana, però, (7-11 luglio) si fermerà la circoscrizione Akradina di via Italia 105; poi (14-18 luglio) Santa Lucia di via Caltanissetta 45; quindi di nuovo Akradina dal 21 al 25 luglio; infine ancora Tiche dal 28 luglio all’1 agosto. Secondo quanto spiegato, il personale che opera negli uffici temporaneamente chiusi sarà impegnato nelle circoscrizioni aperte. Nel corso del mese si deciderà se adottare un nuovo provvedimento per agosto. Ma il Pd non ci sta. Il gruppo consiliare guidato da Massimo Milazzo esprime ferma contrarietà rispetto alla decisione di procedere in questo modo.
“Le circoscrizioni -osservano Milazzo, Sara Zappulla ed Angelo Greco- rappresentano un presidio strategico per la città, un punto di riferimento per pratiche, segnalazioni e servizi di prossimità, fondamentali soprattutto nei quartieri più periferici e per le fasce fragili della popolazione. Chiuderle significa negare ai cittadini un diritto all’accesso ai servizi essenziali, proprio nei mesi estivi in cui le difficoltà aumentano per famiglie, anziani e persone con disabilità”.Il gruppo consiliare del Pd non ha alcun dubbio sulla motivazione alla base del provvedimento.
“Se l’Amministrazione parla di “emergenza temporanea” – tuonano i consiglieri- sta ammettendo un fallimento nella programmazione e nella gestione del personale e dei servizi. La mancanza di una pianificazione adeguata non può ricadere sui cittadini, costretti a rinunciare a un servizio fondamentale, né sui dipendenti comunali, che devono essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio per garantire servizi di qualità alla comunità.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico chiede che l’Amministrazione revochi questa decisione e che si apra immediatamente un confronto in aula per individuare soluzioni organizzative alternative che tutelino la continuità dei servizi nelle circoscrizioni, rispettino i diritti dei cittadini e valorizzino il lavoro dei dipendenti.Le circoscrizioni -concludono i consiglieri del Partito Democratico- non sono un orpello: sono un punto di ascolto e di risposta concreta alle esigenze della città, e come tali devono essere rafforzate, non ridotte o chiuse”.