Concerti a Siracusa, ritardi presunti e polemiche vere. Auteri: “la stagione si farà”

 Concerti a Siracusa, ritardi presunti e polemiche vere. Auteri: “la stagione si farà”

Stagione estiva dei concerti a rischio a Siracusa? “Assolutamente no”, risponde secco il deputato regionale Carlo Auteri. Gli allarmi non sono mancati, invero. E si allunga la lista degli eventi saltati: il concerto di Adele, uno spettacolo di Benigni. L’esponente di maggioranza però rivela che sono state già presentate a Palermo diverse richieste per concerti estivi nella nuova arena da allestire all’Ara di Ierone, alla Neapolis. Poco distante da quel teatro greco che resta in cima ai desideri degli organizzatori ma che, al momento, resta fuori dai giochi per ragioni di cautela.
Eppure il progetto sarebbe “misterioso” e starebbe causando forti ritardi, tali da mettere a repentaglio la stessa organizzazione dei live entrati ormai di diritto tra le offerte di intrattenimento a Siracusa. “Ed a chiunque sostenga tesi di questo tipo, rispondo che non è vero. Il progetto esiste e gli organizzatori lo conoscono. E’ al momento al vaglio dei Vigili del Fuoco ed i primi esiti sono positivi. Confermo la capienza di 4.500 posti. Se vogliono organizzare eventi, devono solo proporre e possono farlo tranquillamente oggi stesso”.
Sarà la Commissione Anfiteatro Sicilia a pronunciarsi, solo che al momento non sono ancora programmate riunioni per Siracusa e la sua area monumentale (come per diverse altre aree siciliane). Se ne parlerà una volta definita la vicenda del canone da corrispondere per l’utilizzo del bene archeologico (Ara di Ierone). Fonti dell’assessorato regionale indicano un costo di 18.500 per evento, come da norma nazionale ‘adattata’ su base oraria in Sicilia. La Fondazione Inda – che propone ogni anno spettacoli classici al teatro greco – “rimane fuori da questo programma”, assicura Auteri. Non dovrebbe, insomma, pagare quel canone ma si torna a vociferare con insistenza di un nuovo adeguamento della somma che viene comunque versata al Parco Archeologico per l’utilizzo dell’antica cavea. E potrebbe essere materia di scontro politico a venire.
“Se gli organizzatori volessero già chiudere le date per Siracusa, sono nelle condizioni di poterlo fare. Ed anche promuovere gli eventi e mettere in vendita i biglietti. Ogni altra versione sostenuta è puramente strumentale”, ripete Carlo Auteri. “Qualora questi attuali organizzatori non volessero proseguire a Siracusa, nessun problema: ci sono decine di imprenditori culturali pronti ad investire. Siracusa ha fortunatamente un nome che funziona. E già il lancio di stagione che assicura l’Inda, autentico gioiello siciliano, è qualcosa di unico”, prosegue Auteri.
L’esponente di FdI si mostra particolarmente critico verso il sindaco di Siracusa. “Italia non si preoccupi degli eventi estivi, che ci saranno. Si curi un pò di più dell’immagine della città. Indico una parola: riqualificazione – attacca il deputato regionale – a cominciare dalla pulizia urbana che rimane una nota dolente”.

 

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