Consumo del suolo a Siracusa, per l'Ispra aumentato del 30%. Gradenigo: "così non va"

 Consumo del suolo a Siracusa, per l'Ispra aumentato del 30%. Gradenigo: "così non va"

Secondo gli ultimi dati Ispra disponibili, nel 2018 si è registrato un +30% di suolo edificato a Siracusa. Una percentuale che spinge l’ex consigliere comunale ed anima di Sos Siracusa, Carlo Gradenigo, a parlare di “interessi spregiudicati che congiurano da sempre contro la conservazione del suolo libero e dell’agricoltura”.
Ad agevolare il consumo di suolo, al di là di generici slogan da campagna elettorale, concorrerebbero – secondo Gradenigo – “un piano regolatore scaduto da anni e fondato su previsioni edificatorie eccedenti il fabbisogno” e concessioni edilizie per maggiori volumi “secondo la logica che convengano sia al costruttore che al Comune, che incamera maggiori oneri di urbanizzazione”.
Gradenigo invita allora a pensare agli esiti di una simile politica. “Guardate le periferie urbane di Siracusa, guardati i continui allagamenti ad ogni pioggia dovuti all’impermeabilizzazione del suolo, alla carenza di servizi urbani e alla loro insostenibilità economica su una scala che va da Tivoli a Cassibile; pensate a tutte le aree a servizi e verde urbano abbandonate, alle centinaia di case, palazzi, appartamenti e capannoni fatiscenti, in vendita o sfitti. Tutti elementi che dovrebbero rappresentare la base per ripensare una vera rigenerazione urbana che potrebbe dare lavoro ad operai, tecnici ed imprese come suggerisce anche l’incentivo nazionale per le ristrutturazioni fortemente agevolate”.
Carlo Gradenigo invita, insomma, ad aprire gli occhi. “Continueremo a parlare di Ortigia e delle sue bellezze ma non avremo mai una città vivibile, efficiente, bella e sostenibile” senza quella rivalutazione del concetto di consumo suolo zero che stenta ad attecchire.

 

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