Cosa è e cosa fa la fondazione per Siracusa capitale europea della cultura 2033?
Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla costituzione della Fondazione di Partecipazione “Siracusa 2033”, l’ente che coordinerà le iniziative legate alla candidatura della città al titolo di Capitale Europea della Cultura. Il progetto rappresenta un passo decisivo verso una gestione condivisa e sostenibile del patrimonio culturale, con il coinvolgimento di istituzioni pubbliche, realtà private e mondo associativo.
L’iniziativa nasce su impulso del Comune di Siracusa, che ha già stanziato 50.000 euro per l’avvio del fondo di dotazione ed ha definito, attraverso un iter amministrativo articolato, la struttura giuridica e organizzativa della nuova Fondazione.
Dopo la pubblicazione di un avviso pubblico per la ricerca di partner e la valutazione delle candidature, è stata individuata l’Associazione Restart, con sede a Siracusa, come soggetto terzo chiamato a partecipare alla costituzione dell’ente.
“La Fondazione ‘Siracusa 2033’ sarà uno strumento aperto, inclusivo e flessibile, capace di garantire una governance condivisa tra pubblico e privato e di promuovere lo sviluppo culturale ed economico della città”, spiegano dal Settore Cultura di Palazzo Vermexio.
Il nuovo ente non ha scopo di lucro e manterrà una struttura snella, opererà fino al 31 dicembre 2033, con la possibilità di proseguire le attività anche successivamente, se sussisteranno le condizioni economiche e progettuali.
Gli organi di governance previsti dallo statuto includono un Consiglio di amministrazione, un Presidente e Vicepresidente, un’Assemblea di partecipazione, un Revisore dei conti e un Comitato tecnico-scientifico. Quest’ultimo avrà il compito di indirizzare la strategia culturale e valorizzare le competenze del territorio.
“La candidatura a Capitale Europea della Cultura è una sfida che coinvolge l’intera comunità”, sottolinea il sindaco Francesco Italia. “Con questa Fondazione intendiamo creare un sistema stabile e partecipato, capace di connettere cultura, turismo, innovazione e coesione sociale”.
Nel caso di assegnazione del titolo, la Fondazione sarà il motore operativo del programma culturale, coordinando progettazione, monitoraggio, rendicontazione e valutazione d’impatto.














