Da autodromo inutilizzato a motorsport resort, cosa c’è nel futuro della pista siracusana
La nuova vita dell’autodromo di Siracusa passerebbe, secondo le prime indiscrezioni, dalla sua trasformazione in un motorsport resort. Una volta perfezionata la vendita al fondo di capitali che, a seguito di trattativa privata, ha avanzato una proposta da poco più di tre milioni di euro, dovrebbe quindi essere avviata la trasformazione ed il rilancio del poco fortunato impianto di proprietà della ex Provincia Regionale di Siracusa.
Ma cosa si intende per motorsport resort? Vediamo di semplificare. L’esempio tipico è proprio quello di un circuito automobilistico che diventa un complesso turistico-sportivo. Quindi all’attività di pista vera e propria si affiancano ospitalità alberghiera, servizi di lusso e attività esperienziali per appassionati, aziende e famiglie. Non è solo una pista “a noleggio”, ma va immaginato quasi come un “club residenziale” costruito intorno alla passione per i motori.
Per gli appassionati, significa accesso diretto alla pista ed a servizi a 360°; per i territori può significare destagionalizzazione e indotto economico. Ecco perchè guardare con interesse a progetti di questo tipo, capaci di riconsegnare anche alla comunità ed all’economia locale impianti altrimenti abbandonati.
La grande area dove sorge l’autodromo di Siracusa potrebbe quindi venire arricchita con box e garage personalizzati (anche per supercar); spazi residenziali in vendita o in affitto; spazi e servizi per eventi corporate, scuole guida, presentazioni ufficiali. Ipotesi al momento, in attesa di quello che sarà il progetto vero e proprio per l’autodromo di Siracusa.
In Italia la tendenza è in crescita, soprattutto sul piano di progetti di riqualificazione (come Siracusa) e di potenziamento dell’accoglienza attorno a circuiti esistenti (Mugello, Misano).














