Da via Monti a viale Algeri, nascono le nuove "Zone 30": meno velocità per più sicurezza

 Da via Monti a viale Algeri, nascono le nuove "Zone 30": meno velocità per più sicurezza

Aumentano le strade “zona 30” a Siracusa. Come era stato annunciato a gennaio dall’amministrazione comunale, poco dopo la tragedia di via Monti, il nuovo limite di velocità è pronto a scattare in diverse vie, tra zona alta e bassa del capoluogo: via Piazza Armerina; via Prof. Lino Romano; via Prof. Vittorio Guardo; via L.M. Monti; traversa La Pizzuta; via C.N. Agnello; via G. Asbesta; via Caduti di Nassiriya; via Modica, nel tratto interposto tra viale Scala Greca e via Scicli; via Piave; e viale Algeri, nel tratto interposto tra via Sicilia e largo V. Moscuzza. Lo dispone un’ordinanza del settore Mobilità e Trasporti.
La limitazione della velocità in quelle trafficate strade cittadine è una delle misure per inseguire l’obiettivo di una maggiore sicurezza per gli utenti, dai pedoni alle auto. L’esempio di Milano è quello indicato come percorso da seguire. Secondo l’ultimo rapporto Euromobility, a Siracusa il tasso di motorizzazione è passato da 65 veicoli ogni 100 abitanti del 2014 agli oltre 70 del 2022. Sono quindi 70mila le auto che ogni giorno si riversano su strada, nelle varie fasce di movimento. Tante, troppe vetture in circolazione per un caos inevitabile su strade nate e realizzate in anni lontani, in mezzo ai palazzi che sorgevano non sempre con una logica urbanistica chiara.
Per avere un termine di raffronto, la media italiana è di 60,5 veicoli ogni 100 abitanti. Ancora più bassa la media europea: 54 veicoli ogni 100 abitanti.
Curioso il raffronto tra tasso di incidenti e tasso di mortalità a Siracusa. Si è passati da una media di oltre 4 incidenti per 1000 abitanti del 2014 a meno di 4 ogni 1000 abitanti nel 2022. Ma a questa diminuzione non corrisponde una minore mortalità: il relativo tasso, collegato agli incidenti stradali, è anzi aumentato. Da meno di un decesso per 100 incidenti nel 2014, oggi il tasso di mortalità è di 1,5 ogni 100 incidenti.

 

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