Deroga all’embargo per Isab: l’ipotesi scartata da Draghi, ora è ventilata da Urso

 Deroga all’embargo per Isab: l’ipotesi scartata da Draghi, ora è ventilata da Urso

Mentre il governo Draghi non aveva neanche considerato l’ipotesi di deroga Ue per l’embargo al petrolio russo via mare, il nuovo esecutivo apre all’ipotesi. Lo ha fatto il ministro Alfonso Urso nel corso dell’incontro di questa mattina a Roma, dedicato al caso Isab Lukoil. Per salvare la grande raffineria siciliana, una delle opzioni di cui si è discusso è anche quella di una deroga in extremis al sesto pacchetto di sanzioni internazionali, che ha introdotto l’embargo. Quando nei mesi scorsi quelle misure vennero votate in sede europea, l’allora premier non fece alcun cenno alla deroga invece chiesta ed ottenuta da Paesi dell’est europeo.
L’europarlamentare indipendente Francesca Donato si dice subito pronta a sostenere con forza l’eventuale richiesta del governo italiano. “Sono molto soddisfatta dalla linea di difesa dell’interesse nazionale espressa dal ministro Urso sui problemi legati alla raffineria Isab-Lukoil di Priolo”, afferma in una nota stampa.
“Mi sembra molto importante – continua l’eurodeputata siciliana – che tra le strade che il governo è intenzionato a percorrere per evitare la chiusura della raffineria ci sia anche quella della richiesta in sede europea di una possibile deroga all’embargo”.
Nei giorni scorsi anche un altro eurodeputato, Ignazio Corrao, aveva aperto alla possibilità di tentare la carta – quasi disperata – della deroga all’embargo via mare per salvaguardare l’asset energetico strategico per l’Italia e per la Sicilia.

 

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