Divieto di assembramento nella zona industriale, Il Cga: "Provvedimento incostituzionale"

 Divieto di assembramento nella zona industriale, Il Cga: "Provvedimento incostituzionale"

Il divieto di assembramento disposto dall’allora prefetto di Siracusa, Luigi Pizzi, dal 9 maggio al 30 settembre 2019 era incostituzionale. Il Cgil, consiglio di giustizia amministrativa hanno accolto il ricorso presentato dalla Cgil di Siracusa. In quel periodo erano in corso delle proteste, arrivate poi alla decisione di bloccare le portinerie delle aziende della zona industriale, l’8 ed il 9 maggio scorsi. Ne conseguirono disagi e rallentamenti sensibili della circolazione veicolare, nonché problemi per l’accesso dei dipendenti agli stabilimenti. L’allora prefetto di Siracusa, Pizzi, emanò, dunque, il divieto di assembramento per persone e automezzi in alcuni luoghi del polo industriale di Siracusa. La Cgil gridò allo scandalo e non si fermò a questo, ricorrendo alla giustizia amministrativa. Il dubbio sollevato dalla Cgil era che si trattasse di un provvedimento adottato sotto la spinta dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Se il Tar aveva respinto il ricorso del sindacato, il Cga ha ribaltato la sentenza del tribunale amministrativo. Nelle motivazioni si legge che “al riguardo infatti può osservarsi che alla libertà di riunione garantita dalla Costituzione all’art. 17, non possono apportarsi limiti né tramite legge né tantomeno tramite esercizio di potere amministrativo” . Si aggiunge che  “la violazione dell’art. 17 Cost. da parte del provvedimento impugnato emerge anche dal fatto che lo stesso si configura come un controllo amministrativo che non è solo preventivo ma anche astratto sul diritto costituzionale di libera riunione” . Si sarebbe, insomma, pregiudicato il diritto di riunione dei lavori per finalità sindacali, previsto dall’articolo 39 della Costituzione, sia all’interno, sia all’esterno dei luoghi di lavoro.

 

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