Duplice omicidio di Lentini, l'autopsia: vittime colpite alle spalle, sparati sei colpi

 Duplice omicidio di Lentini, l'autopsia: vittime colpite alle spalle, sparati sei colpi

Sei colpi di fucile sparati: sono quelli che uccidono Massimo Casella e Agatino Saraniti, nei campi di contrada Xirumi, a Lentini. Agatino, il più giovane dei due, 19 anni appena, sarebbe stato colpito altre due volte quando era già a terra, indifeso.
I nuovi dettagli emergono dall’autopsia eseguita sul corpo delle vittime. E tra gli investigatori comincia a farsi strada una ricostruzione di quanto accaduto poco compatibile con la legittima difesa invoca dal 42enne custode di fondi agricoli, Giuseppe Sallemi, fermato dalla polizia poche ore dopo il duplice delitto.
Ai magistrati, l’uomo avrebbe detto di essersi sentito minacciato dai catanesi che avrebbe sorpreso in quei terreni mentre rubavano delle arance.
Dalla perizia medico-legale, però, sembrerebbe che le vittime siano state colpite alle spalle. Circostanza che, se confermata, poco sarebbe plausibile con l’ipotesi della legittima difesa. La difesa di Sallemi, intanto, ha chiesto una perizia psichiatrica nei confronti del suo assistito.
Pochi giorni dopo il duplice delitto ed il ferimento di una terza persona, la Polizia ha arrestato anche un secondo custode, il 70enne Luciano Giammellaro. Nell’interrogatorio davanti al gip, l’uomo ha preferito non rispondere alle domande del magistrato.
A dare un input deciso alle indagini sono state anche le indicazioni fornite dal 36enne scampato all’agguato, Gregorio Signorelli. “Hanno sparato in due”, avrebbe raccontato agli investigatori dal letto di ospedale dove era ricoverato.

 

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