Ecco come sarà il nuovo centro comunale di raccolta della Mazzarona

Dovrà essere riconvocata la conferenza dei servizi per il progetto esecutivo del Ccr di via don Sturzo, a Siracusa. Era in programma nella giornata di ieri ma si è conclusa senza, di fatto, quasi neanche cominciare. Mancavano, infatti, i rappresentanti della Soprintendenza – spiegano fonti di Palazzo Vermexio – per cui si dovrà ora riprogrammare l’appuntamento.
La legge concede 90 giorni di tempo, ma la volontà degli uffici comunali è di fare decisamente prima. Intanto,
è stata consegnata la relazione d’indagine archeologica: i saggi effettuati hanno portato alla luce una latomia, spazio per estrazione di pietra da costruzione. Non un grosso limite per il nulla osta degli uffici di tutela dei beni archeologici e culturali, spiegano i tecnici senza voler anticipare le conclusioni della Soprintendenza.
Di questo Centro comunale di raccolta si sta parlando molto, tra favorevoli e contrari. Mai prima d’ora, però, era stato possibile “vedere” l’idea progettuale che dovrebbe essere realizzata entro la prima parte del 2026: con l’immagine copertina di questo articolo vi mostriamo quelle che dovrebbero essere le sue caratteristiche.
Secondo le prime informazioni acquisite, vi si potranno conferire tutte le tipologie di rifiuti urbani (inclusi olii esausti e tessile) e le 5 tipologie di RAEE. Quanto agli aspetti critici, dalla lettura delle carte emerge che l’impatto ambientale sarà “minimizzato” ricorrendo ad una barriera verde (alberi e vegetazione) intorno al CCR, per mitigare l’aspetto visivo. Per quel che riguarda eventuali (anche se non vi si conferisce organico) prevista l’installazione di un sistema sprinkler.
Quanto agli spazi, il Centro comunale di raccolta di via don Sturzo avrà forma rettangolare regolare, con lato lungo di circa 60 metri. E’ composto da un’area per lo stazionamento di 4 cassoni scarrabili da 30 metri cubi, una tettoia per ospitare altri 2 cassoni da 20 metri cubi insieme a 2 press-container da 16 metri cubi. Sempre sotto la tettoia saranno posizionati anche contenitori per RAEE, oli, cartoni oltre alla bilancia intelligente. Completano il Ccr di Mazzarrona una pesa a bilico e un box di servizio per il personale.
L’area sarà videosorvegliata h24 e presenta la caratteristica di essere pensato come impianto energeticamente autosufficiente, grazie all’impiego di pannelli fotovoltaici.
I lavori per la sua costruzione non appaiono particolarmente complicati. Uno scavo di sbancamento di qualche decina di centimetri, il livellamento dell’area oggi in pendio e quindi la realizzazione degli impianti e delle opere in muratura.
Secondo le analisi di Palazzo Vermexio, “le attività svolte nel centro comunale non produrranno alcun impatto sulle aree circostanti in termini di emissioni atmosferiche, emissioni sonore, sversamento di liquidi o sostanze pericolose ed impatto paesaggistico”. Non solo, nella valutazione complessiva dell’opera, il Ccr viene considerato “un forte segnale per la popolazione in termini di necessità all’effettuazione di una corretta e continua raccolta differenziata, già a casa”.
Quanto ai disagi? E’ immaginabile che siano possibili episodi limitati di emissioni odorigene, che dovrebbero peraltro essere contrastate dall’impianto sprinkler; e il movimento dei mezzi utilizzati per prelevare i rifiuti raccolti nel Ccr e avviarli verso gli impianti di conferimento potrebbe produrre inquinamento acustico nelle fasi di lavorazione. Ma in generale, si legge nelle note di progetto, “non si prevedono effetti negativi sulla salute pubblica”.