Famiglie siracusane tra ricorso al debito e scarso risparmio. “Equilibrio precario ma da salvaguardare”
Le famiglie siracusane figurano tra le più indebitate d’Italia: la provincia si colloca al 14° posto nazionale per livello di indebitamento, condividendo con Palermo il primato regionale. A rivelarlo è un’analisi pubblicata dal Sole 24 Ore, basata sui dati del Crif.
A giugno, il debito medio residuo delle famiglie siracusane ammontava a 22.763 euro, dovuto in gran parte a crediti finalizzati, ossia prestiti concessi per l’acquisto di beni o servizi specifici: auto, elettrodomestici o corsi di formazione. Secondo la stima, un consumatore siracusano dovrebbe accantonare 16,2 mensilità di stipendio per azzerare il proprio debito, un dato più sostenibile rispetto a province come Rimini, dove ne servirebbero 30.
“Siamo una provincia vulnerabile ma non troppo”, commenta il referente provinciale Forum Famiglie, Salvo Sorbello. “I debitori sono tanti, ma gli importi medi restano contenuti anche grazie a un tessuto sociale che, nonostante tutto, regge ancora. Le reti familiari continuano a svolgere un ruolo decisivo, limitando la necessità di ricorrere al credito”.
Tuttavia, inflazione e tassi d’interesse elevati mettono a rischio questo fragile equilibrio. “Le famiglie siracusane riescono a risparmiare solo il 4,7% del proprio reddito, contro una media nazionale dell’8,3%. È una situazione delicata – aggiunge Sorbello – da monitorare con attenzione, perché la tenuta dell’intera economia locale dipende proprio dalla sostenibilità finanziaria dei nuclei familiari”.














