Fucili sequestrati a due cacciatori, l’uso improprio che accende timori per la sicurezza

 Fucili sequestrati a due cacciatori, l’uso improprio che accende timori per la sicurezza

Le tensioni tra cacciatori e residenti delle aree limitrofe alle zone di caccia non sono una novità. Spesso, la convivenza tra chi pratica l’attività venatoria e chi vive o frequenta quelle aree si trasforma in motivo di attrito: rumori degli spari, timori per la sicurezza. E poi ci sono anche discussioni che rischiano di degenerare, con l’arma da caccia usata impropriamente, come accaduto a Siracusa nelle ultime ore. Gli agenti delle Volanti sono dovuti intervenire in due distinti episodi, entrambi legati a diverbi in cui erano coinvolti cacciatori armati.
Nella tarda serata di ieri, in un complesso residenziale della zona alta della città, un uomo di ritorno da una battuta di caccia si è imbattuto in un vicino che stava portando a passeggio il proprio cane. La discussione nata tra i due, incentrata proprio sull’animale, si è rapidamente accesa fino a trasformarsi in una minaccia: il cacciatore avrebbe minacciato di sparare al cane e, non pago, avrebbe puntato il fucile – ancora custodito nel fodero – anche nei confronti del suo vicino.
La segnalazione ha fatto scattare l’immediato intervento della Polizia di Stato, che, in via cautelativa, ha ritirato all’uomo le due licenze di porto d’armi (uso caccia e uso sportivo), sei fucili da caccia, tre pistole e diverso munizionamento.
Nella mattinata odierna, invece, un secondo episodio si è verificato nella frazione di Belvedere. Qui un ex cacciatore, in regolare possesso di un fucile, ha avuto un acceso litigio con un parente. Anche in questo caso, per motivi precauzionali e nel pieno rispetto della normativa vigente, gli agenti hanno proceduto al ritiro dell’arma.
Due episodi distinti ma simili, che riportano l’attenzione sul delicato equilibrio tra la legittima passione per la caccia e le inevitabili preoccupazioni di chi, quotidianamente, si trova a convivere con la presenza delle armi in contesti residenziali.

 

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