Futuro del servizio idrico: in 12 mesi pronta l'Ati provinciale, tutelati i lavoratori

 Futuro del servizio idrico: in 12 mesi pronta l'Ati provinciale, tutelati i lavoratori

Si è riunito a palazzo Vermexio il direttivo dell’Ati Siracusa. Si torna a parlare di gestione unitaria del servizio idrico integrato per l’intera provincia con la guida dei sindaci. Alla riunione erano presenti il sindaco di Siracusa, Garozzo, in qualità di presidente, ed i sindaci di Floridia (Scalorino), Canicattini (Amenta) e Augusta (Di Pietro). Pur facendo parte del direttivo, non sono intervenuti i primi cittadini di Carlentini, Avola e Rosolini.
Nel corso dell’incontro sono stati compiuti alcuni passi avanti in particolare per la definizione della pianta organica amministrativa e relativamente alla scelta per il soggetto che (a titolo gratuito, ndr) dovrà gestire la complessa fase iniziale con investimenti da quantificare e le necessarie ricognizioni degli impianti da pianificare. Il quadro non è uniforme: molti Comuni in provincia hanno già esperienza di gestione del servizio idrico, in altri non ci sono ancora i contatori per le utenze. Non è escluso che si possa comunque fare un ricorso ad un soggetto privato per la gestione materiale del servizio.
Se ne tornerà a discutere lunedì 12 dicembre: convocata per quella data l’assemblea dei soci, sempre a palazzo Vermexio.
Il direttivo dell’Ati ha anche incontrato i sindacati per illustrare lo stato di avanzamento dell’affidamento del servizio idrico integrato per l’intera provincia siracusana. Ci vorranno almeno altri 12 mesi. Sul tavolo anche soluzioni occupazionali per quei lavoratori rimasti fuori dal ciclo produttivo da più di 2 anni, senza più alcuna tutela da parte degli ammortizzatori sociali. Moderato al termine l’ottimismo dei sindacati che hanno verificato l’impegno da parte dei sindaci presenti a ricercare nel brevissimo periodo, in collaborazione con tutti i loro colleghi facenti parte dell’Ati Siracusa, soluzioni seppur temporanee per i pochi lavoratori rimasti privi di occupazione, al fine di ridare loro respiro e dignità.
Ribadita in ogni caso la priorità della tutela occupazionale per tutti i lavoratori che hanno gestito il servizio idrico a Siracusa nella fallita società Sai 8.

 

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