Gaza, Italia condanna il genocidio: momento distensivo con il Comitato per la Palestina
E’ apparso un momento parzialmente distensivo tra il Comitato Siracusa per la Palestina ed il sindaco, Francesco Italia quello di ieri sera. I manifestanti, dopo l’iniziativa della sera precedente, quando in Largo XXV Luglio hanno dato vita all’iniziativa “Fai rumore per la Palestina”, hanno atteso l’uscita del primo cittadino da Palazzo Vermexio, dove si era svolta la seduta aperta del consiglio comunale dedicato al tema della sicurezza. Gli hanno dato un microfono, chiedendogli di prendere posizione sulla causa palestinese. Italia ha letto una dichiarazione, con cui ha espresso condivisione per le iniziative avviate per chiedere di fermare il genocidio di Gaza. “Condanno- ha detto- il silenzio davanti i a migliaia di vittime civili, alla sofferenza di un popolo intero, e alla negazione sistematica di diritti fondamentali da parte dello scellerato governo Netanyhau non può più essere accettato. Lo faccio, però, con la stessa forza con cui prendo le distanze da Hamas e da ogni forma di terrorismo, di fanatismo e di violenza. Difendere la pace significa anche difendere la vita di tutti, a ogni latitudine. Oggi più che mai -conclude Italia- è necessario alzare la voce per affermare il diritto alla dignità, alla libertà e alla convivenza pacifica. E per chiedere con urgenza un cessate il fuoco, corridoi umanitari e una soluzione giusta e duratura fondata sul dialogo”. Quanto dichiarato pubblicamente da Italia è stato in parte accolto con soddisfazione dal comitato. Carlo Gradenigo ha sottolineato che “il sindaco di Siracusa, dopo mesi di assenza, ha finalmente rotto il silenzio sulla causa Palestinese e lo ha fatto al cospetto di quelle stesse persone e associazioni da lui tristemente definite antisemite e pro Hamas. Perché lo abbia detto a suo tempo disertando ogni iniziativa fin qui intrapresa sulla questione palestinese dovrà renderlo alla propria coscienza. Noi non possiamo che registrare con entusiasmo questo piccolo grande passo avanti auspicando l’esposizione della bandiera Palestinese dal balcone di palazzo Vermexio per colmare questo vuoto e poterci sentire nuovamente parte della stessa comunità unita nella condanna del genocidio in corso a Gaza”.














