Gli ospedali dopo l'emergenza: Siracusa resta covid hospital, Noto in caso di necessità

 Gli ospedali dopo l'emergenza: Siracusa resta covid hospital, Noto in caso di necessità

Come si riorganizzano gli ospedali siciliani dopo l’emergenza coronavirus? La risposta è contenuta in un documento di due pagine, redatto dall’assessorato regionale alla Salute. La nuova programmazione, presentata oggi in commissione sanità Ars, prevede l’individuazione di centri Covid-19 separati ed autonomi rispetto alle normali attività assistenziali. Per quel che riguarda la provincia di Siracusa, il padiglione nord dell’Umberto I, staccato dalla struttura ospedaliera propriamente intesa, rimarrà centro covid con posti letto ordinari e di terapia intensiva. Previsto anche l’eventuale ricorso al Trigona di Noto con ulteriori 40 posti di letto da attivare qualora ne venisse riscontrata la necessità.
Il piano dell’assessore Razza introduce infatti la previsione della gradualità nel riempimento dei posti letto covid. Questo perchè gli eventuali ricoveri devono avvenire a partire da una sola struttura (per Siracusa, il centro covid dell’Umberto I) e, solo dopo saturazione dei posti disponibili, nelle strutture ulteriori (Noto). In caso di ripresa e risalita dei contagi, possibile espandere ulteriormente il numero dei posti letti nel tempo di 48h dalla eventuale insorgenza della necessità.
In ogni caso, i posti letto non possono essere superiori al 30% del totale per la terapia intensiva e al 40% del totale per la degenza ordinaria. Per il centro covid di Siracusa vengono previsti 40 posti letto ordinari, 10 di terapia intensiva e altrettanti di sub-intensiva.
La gestione dei centri covid è affidata alle unità di Malattia Infettive, d’intesa con le indicazioni di Anestesia e Rianimazione. Rimane la previsione delle zone per i grigi in ciascuna struttura siciliana, con posti letto Covid-19 che consentano materiale isolamento del casi accertati e/o sospetti in attesa del trasferimento nei reparti dedicati.
Nel documento regionale, via libera al ritorno alla normalità delle strutture ospedaliere siciliane che “potranno riprendere tutte le attività sospese prima della emergenza, nel rispetto delle circolari e delle linee guida validate dal comitato tecnico scientifico regionale”.

 

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