I Mazzarona Days arrivano in Senato: presentati i risultati del “rammendo” urbano G124

 I Mazzarona Days arrivano in Senato: presentati i risultati del “rammendo” urbano G124

Sono arrivati fino in Senato i Mazzarona Days siracusani. Nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sono state presentate le attività dell’edizione 2019 del progetto G124, l’iniziativa di ‘rigenerazione e rammendo’ delle periferie urbane promossa dal senatore a vita Renzo Piano che ha visto tra le città protagoniste anche Siracusa
Alla presenza del presidente del Senato, Elisabetta Casellati, il senatore Piano ha illustrato i risultati raggiunti dai giovani architetti coinvolti nel progetto, insieme con i docenti degli atenei di Catania, Padova, Roma ‘La Sapienza’ e del Politecnico di Milano.
Il team della Scuola Superiore di Architettura di Siracusa, facente parte dell’Università di Catania, coordinato dal professore Bruno Messina e composto dai borsisti Carmelo Antonuccio, Tommaso Bartoloni e Giuseppe Cultraro, ha presentato gli esiti del lavoro condotto sul quartiere Mazzarona.
Qui, con un processo metodologico a medio e lungo termine, sono state realizzate delle micro-architetture ed è stato avviato un piano programma seguendo una progettazione partecipata con l’amministrazione comunale di Siracusa, la Struttura didattica speciale di Architettura a Siracusa, i cittadini, le istituzioni, le associazioni di categoria e le altre realtà attive sul territorio. Oltre al prof. Messina e ai borsisti, erano presenti in Senato i docenti Vito Martelliano, Gianfranco Gianfriddo e Carlo Colloca, consulenti del progetto, accompagnati dal sindaco, Francesco Italia.
Il progetto G124 ha interessato anche altre realtà. A Padova avviata la rigenerazione degli spazi della parrocchia di San Carlo nel quartiere Arcella e la creazione di una piazza, un unibike center e una sala civica sospesa nell’area di Borgomagno; a Milano, la rigenerazione dell’ex scuola di Niguarda con economia circolare, welfare e solidarietà; a Roma, il progetto della Casa dell’Affettività all’interno del Carcere femminile di Rebibbia.

 

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