Il "caso" Siracusa diventa regionale: turismo boom "ma tra abusivismo e servizi scadenti"

 Il "caso" Siracusa diventa regionale: turismo boom "ma tra abusivismo e servizi scadenti"

Il dilagante e incontrastato abusivismo nel settore del turismo e la qualità dei servizi al turista offerti da Siracusa diventano un problema regionale. L’associazione regionale Guide Sicilia ha presentato un documento di forte censura, condiviso da oltre venti associazioni ed enti culturali e del settore.
L’elenco delle criticità segnalate va dai bagni pubblici (“non funzionati al Molo Sant’Antonio, chiusi alla Marina”) alla situazione parcheggi (“confusionale, specie per il pagamento”), per arrivare alla viabilità (“in viale Augusto dannose modifiche”) ed all’immancabile nota dolente pulizia (“carenza di cestini portarifiuti, contenitori sporchi e maleodoranti davanti alle abitazioni”).
Ma la principale nota dolente, secondo l’associazione regionale delle Guide rappresentata da Matteo Miano, è ” il moltiplicarsi delle apicalessino, parcheggiate prima dei ponti Umbertino e Santa Lucia, alla Fonte Aretusa, al Tempio di Apollo, in Piazza Duomo, che scorrazzano a tutta velocità lungo le strette vie di Ortigia, frequentemente in controsenso come in via Resalibera, spesso a musica alta, intralciano la viabilità veicolare e pedonale, mettendo altresì in pericolo l’incolumità di bambini, anziani e disabili con sedie a rotelle”. La richiesta rivolta alla politica siracusana è di “regolamentare l’esercizio di tale attività, vigilare e sanzionare eventuali irregolarità come l’esercizio abusivo della professione di guida turistica e dell’attività di noleggio con conducente da parte dei conducenti dei suddetti veicoli”. Ed a proposito di Ortigia, dito puntato contro il parcheggio selvaggio ed in sosta vietata; i furgoni per trasporto merci regolarmente in sosta al di fuori dell’orario consentito negli stessi luoghi; artisti di strada, “ciascuno con la propria musica ad alto volume, che impedisce agli operatori turistici di svolgere serenamente il loro lavoro, impedisce al turista di godere o fotografare i monumenti e reca danno al
decoro cittadino”.
Il documento, specie in questa fase, assume anche un certo connotato politico. Ma sottotraccia è anche possibile immaginare che ad animare le attenzioni regionali siano possibili interessi delle altri “capitali” siciliane del turismo, che stanno soffrendo la concorrenza di Siracusa, in straordinaria crescita quanto a presenze e social reputation.

foto di Christian Chiari/Siracusa Discover

 

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