Il nuovo ospedale di Siracusa potrebbe sorgere qui: contrada Tremilia promossa dall’Asp

 Il nuovo ospedale di Siracusa potrebbe sorgere qui: contrada Tremilia promossa dall’Asp

La super-perizia dell’Asp indica come area migliore su cui costruire il nuovo ospedale quella di Tremilia. Si trova a sud della SP77 (Strada Tremilia), a circa 700 metri dall’incrocio con via Lorenzo Bandini ed è delimitata a Nord dalla SP 77 e a Est, Sud e Ovest da strade poderali. Lo strumento urbanistico vigente classifica l’area agricola. Il piano regolatore “individua a Sud–Est dell’area in oggetto una zona E1 (Aree di valenza paesaggistica e ambientale a vocazione agricola) e a Sud e Sud–Ovest l’area C6b3 (Aree per edilizia residenziale pubblica – privata di nuovo impianto). La distanza dal centro di Siracusa è di circa 8 minuti in auto (4,7 km), mentre dall’autostrada
è raggiungibile in circa 4 minuti di auto (circa 3,2 km dallo svincolo). L’area individuata ha un’estensione di circa 204.000 mq. Non sussistono vincoli sull’area in esame.
“L’accessibilità per gli utenti provenienti da altri centri abitati è buona, in ragione della vicinanza dell’area dagli svincoli autostradali per Siracusa Sud. La SP 77 inoltre, che delimita a Nord il confine dell’area, si immette sulla SS124, Strada Statale Siracusana, che collega Siracusa con i centri dell’entroterra. L’area può inoltre essere facilmente raggiunta dalla SS 115, trovandosi il tratto finale di quest’ultima a circa 5 minuti di percorrenza in automobile. Tale facile accessibilità si pone sicuramente come punto di forza anche nella connessione dell’eventuale Nuovo Ospedale con la rete ospedaliera esistente sul territorio”, appunta Pellitteri. Buona anche la connessione con la viabilità interna alla città di Siracusa. L’area può essere infatti raggiunta da un lato percorrendo viale Paolo Orsi, dunque viale Emocrate, un breve tratto della via per Floridia e svoltando infine a destra e percorrendo per circa un chilometro la Strada Tremilia; dall’altro dalla direzione opposta percorrendo la SP 77, percorrendo la quale si giunge ad esempio da Città Giardino in circa 8 minuti di
percorrenza. L’area dista circa 7 minuti di percorrenza dalla Stazione e circa 13 minuti di percorrenza da Ortigia”.
Area pianeggiante e con sviluppo longitudinale, confina però con l’area occupata dalle strutture della
Protezione Civile. Comunque “non presenta particolari impedimenti alla realizzazione di accessi multipli (ipotizzando di prevederne più di uno sul versante Nord lungo la SP77 e prolungando per un brevissimo tratto la strada che attualmente costeggia a Nord l’area della Protezione Civile o prevedendo un accesso da quest’ultima area stessa)”.
I servizi previsti, compresi quelli accessori, sarebbero di facile realizzazione. Le strutture per l’elisoccorso potrebbero essere agevolmente previste e risulterebbero poco impattanti, considerando la natura agricola delle aree confinanti, e anzi consigliabili verso la contigua area della Protezione Civile. Inoltre, si legge nella perizia, “la collocazione dell’area in oggetto appare favorevole dal punto di vista della qualità ambientale e dell’urbanità”.
Capitolo espropri. Il costo di esproprio delle aree agricole ubicate nella contrada Tremilia, “come stabilito anche dalle sentenze del TAR relative alle aree espropriate per la realizzazione delle strutture della Protezione Civile (anch’esse precedentemente classificate come z.t.o. E) si aggirava intorno ai 18 €/mq e pertanto un’eventuale espropriazione dell’area in oggetto, con costi unitari attualizzati di circa 25 €/mq, che tengono conto della tipologia di colture insistenti sui terreni, ovvero di orto irriguo, e dell’assenza di edifici esistenti, avrebbe un costo pari a circa 5.100.000 €. Il costo di esproprio può ovviamente, come già ribadito, essere soggetto a variazioni in funzione delle eventuali variazioni della tipologia di coltura e alla produttività del terreno in oggetto. In ragione di quanto illustrato relativamente alla viabilità di accesso all’area e alla sua conformazione si ritiene che un eventuale cantiere nella stessa, per la realizzazione di una struttura ospedaliera, non comporterebbe particolari criticità”.
La relazione del perito Asp toglie i dubbi: “tra le aree alternative alla Pizzuta quella in contrada Tremilia, si
conferma nettamente la migliore”.

 

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