Il simulacro di Santa Lucia sull’altare ma in posizione defilata: “ragioni di sicurezza”
Ci sono ragioni di sicurezza alla base del posizionamento defilato del simulacro di Santa Lucia, all’interno della chiesta al Sepolcro. Non vederlo – come ogni anno – al centro dell’altare maggiore, ma lateralmente, ha sorpreso fedeli e devoti. E ad un certo punto hanno preso a circolare anche le ricostruzioni più fantasiose, come la necessità di non fare “ombra” al dipinto del Caravaggio.
Ovviamente non è così. Ed è stato lo stesso vicario della Diocesi, mons. Sebastiano Amenta, a spiegare sabato sera la decisione di spostare il simulacro. Nei mesi scorsi, come molti ricorderanno, la chiesa è stata chiusa per alcuni giorni. Sono state condotte attente analisi geo-diagnostiche, anche alla luce della sottostante presenza di catacombe a più livelli. Anche a causa della loro vetustà, sono emersi elementi che hanno evidenziato la necessità di procedere con un consolidamento per maggiore sicurezza. Si badi bene, nessun rischio di cedimento o – peggio – crollo. Una semplice mossa di prudenza per non sottovalutare il problema che, comunque, c’è e che in una qualche misura riguarda anche piazza Santa Lucia. Sotto la piazza si dipanano le catacombe, soprattutto i tracciati chiusi al pubblico.
In ogni caso, accogliendo la richiesta della Pontificia Commissione che vigila sulle catacombe, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia si è mossa di conseguenza, disponendo il posizionamento laterale, in zona sicura. Dal prossimo anno, effettuati i dovuti interventi che saranno disposti dai tecnici, si dovrebbe subito tornare al “solito” piazzamento, in posizione centrale.














