E’ stato uno degli ospiti d’onore della Webnotte di Genova il vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò. Presentato come “Don Tonino” i conduttori della serata hanno chiesto al vescovo netino dell’intuizione di cantare durante le omelie. “Ho utilizzato alcuni brani di musica pop – ha detto Staglianò – per spiegare concetti importanti, a volte difficili da far comprendere. Ho utilizzato i testi di Mengoni, Nek e Noemi e sono stato apprezzato”.
I conduttori dell’evento genoano hanno anche parlato di un piccola cosa ma rivoluzionaria e saggia, quella di utilizzare la musica pop: “Comunicare la fede attraverso i testi delle canzonette si può – ha detto Staglianò – è evidente che non sono solo canzonette per citare Bennato. La musica pop può davvero contenere messaggi impotanti”.
Ancora durante l’intervista è stato chiesto al vescovo se la sua modalità di comunicare si avvicinasse a quella delle messe-beat e Staglianò ha spiegato: “In realtà non canto durante le messe ma cantillo, ovvero parlo a ritmo ma senza base musicale o coro. E’ una tecnica che era già in uso tra i monaci nel medioevo”.
Staglianò ha accennato ai testi dell’ “Essenziale” di Marco Mengoni e “Fatti avanti amore” di Nek.
Corrado Parisi