Il viadotto Cassibile è un caso, un’opera “giovane” che ha già bisogno di interventi
Il tratto Cassibile-Avola è stato aperto al traffico nel marzo del 2008. E’ quindi definibile come infrastruttura piuttosto giovane. Da questo punto di vista, è in una certa misura sorprendente che il viadotto Cassibile sia afflitto da problemi che ne limitato la portata strutturale. Nelle prime settimane del 2025 si è presentato il problema, costringendo a chiudere al transito la campata in direzione Siracusa e spostando la circolazione sull’altra carreggiata, con la creazione di un bypass a doppio senso di marcia.
Ragioni di sicurezza hanno spinto i tecnici del Consorzio Autostrade Siciliane a limitare il passaggio di mezzi pesanti, onde evitare carichi e sollecitazioni eccessivi. Così, da alcuni giorni, la tolleranza è scesa da 7,5 a 3,5 tonnellate. In pratica, possono attraversare quel tratto solo le auto. Tutti gli altri veicoli più pesanti di 3,5 tonnellate, devono lasciare l’autostrada, percorrere la Statale 115 e poi rientrare a Cassibile (direzione Siracusa) o Avola (direzione Modica). Poche le informazioni su cosa sia accaduto e sulle cause di quello che appare come un repentino ammaloramento.
Il Consorzio Autostrade Siciliane ha comunicato che il progetto dei lavori strutturali sul viadotto è in fase di ultimazione e che la gara d’appalto sarà indetta entro la fine dell’anno. La prima fase degli interventi interesserà la carreggiata in direzione Siracusa, con una durata stimata di 18 mesi dalla definizione del progetto. quindi appuntamento nel 2027 per il completamento di questa prima fase che sposterà l’istituzione del doppio senso di marcia sulla carreggiata rinnovata, garantendo il ripristino del transito dei veicoli senza limitazioni di peso. Al momento, nessuna comunicazione su lavori relativi sull’altra campata.
Il Prefetto di Siracusa ha invitato il Consorzio ad assicurare la massima celerità nell’avvio e nell’esecuzione dei lavori, evidenziando “la necessità di ripristinare quanto prima la piena funzionalità del viadotto”, ma anche l’esigenza “di evitare un ulteriore aggravio di traffico sull’arteria alternativa rappresentata dalla SS115, già fortemente sollecitata”.
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